Cibo, uova di Pasqua e un sorriso. Un po’ di serenità per duecento persone di Busto Arsizio
Tanti giovani volontari dell'associazione "Diamoci una mano" hanno distribuito alimenti alle famiglie in difficoltà. Una rete che da tempo è punto di riferimento per il territorio

C’è chi ha donato, chi ha preparato box e piatti pronti e chi ha consegnato. Così anche in quest’anno così difficile la Pasqua a Busto Arsizio è stata una festa per tutti, anche per chi vive un periodo di difficoltà. La raccolta e la distribuzione di cibo che un gruppo di giovani organizza ormai da 5 anni non si è fermata neanche davanti alla pandemia e ha permesso ad oltre 200 persone di passare serenamente queste giornate.
«È stata un’ottima distribuzione, ed è andata molto bene – racconta Matteo Vago che insieme a Vito Russo è tra gli organizzatori di questa iniziativa – .
Ogni pacco di pasta, ogni scatoletta di tonno, ogni sfoglia di lasagna è stato indispensabile per aiutare circa 250 persone. La collaborazione di tutti è stata fondamentale per riuscire a portare un po’ di serenità a molte persone che la serenità purtroppo l’hanno persa. Oltre alla consegna e alla distribuzione del cibo, i nostri ragazzi hanno voluto condividere un sorriso con le persone che abbiamo aiutato, chiacchierando con loro».

«Eravamo in 27, ma ben distanziati e divisi su più compiti: due ragazzi cucinavano, in uno spazio ricavato in oratorio, cinque macchine a disposizione per consegnare i pacchi alle famiglie; il resto dei volontari ha contribuito alla donazione del cibo in stazione»
«Abbiamo molte persone da ringraziare – continua Matteo -. Innanzitutto i volontari del nostro progetto che sono da lodare per il loro coraggio: in un momento dove la paura è un elemento sempre più presente nelle nostre vite, i nostri volontari hanno avuto il coraggio di impiegare il loro tempo per migliorare la vita di altre persone. Vorremmo poi ringraziare i Lions di Busto Arsizio che ci hanno aiutato con una cospicua donazione di prodotti alimentari, e la casa della città solidale di Tradate che ci ha aiutato fornendoci un grosso quantitativo di pasta fresca (di cui una parte, circa una ventina di kg, è stata donata ad altre associazioni benefiche della città). Un ringraziamento, poi, va alla polizia locale di Busto Arsizio, alla dottoressa Maria Cristina Fossati, vice comandante, alla parrocchia di Sacconago, ovvero a don Paolo Boldrini e alla parrocchia di San Luigi cioè a don Giovanni Patella, per il supporto che ci hanno dato nell’organizzazione di questo evento. Vogliamo infine ringraziare la Caritas di Borsano, la San Vincenzo di Sacconago e la Croce Rossa della città di Busto Arsizio per averci indicato le realtà maggiormente critiche.
E infine grazie VareseNews, che da cinque anni è la voce del nostro progetto e che ci aiuta a raccontare quello che facciamo».
«Grazie alle donazioni delle persone che ci hanno sostenuto, siamo riusciti anche a consegnare un uovo di Pasqua ad ogni famiglia con bambini. Il covid – conclude Matteo – ci ha tolto molto ma non la voglia di fare del bene e di aiutare le persone in difficoltà»
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