Confermato in Appello l’ergastolo per Leonardo Cazzaniga

I giudici dell'Appello hanno confermato la richiesta del Pg Ceravolo per l'ex-medico del Pronto Soccorso di Saronno. Prescrizione per i medici accusati di favoreggiamento e condanna come responsabile civile per l'Asst Valle Olona

leonardo cazzaniga

I giudici della Corte d’Assise d’Appello di Milano hanno confermato l’ergastolo per Leonardo Cazzaniga, l’ex medico del pronto soccorso di Saronno ritenuto responsabile di una serie di omicidi, anche di pazienti ricoverati, attraverso l’uso di farmaci. Assoluzione per 3 dei 13 casi a lui imputati. Sostanzialmente confermata la richiesta avanzata dal Procuratore Generale Nunzia Ceravolo.

Confermato anche l’isolamento diurno per tre anni nei confronti dell’ex primario mentre sono stati dichiarati prescritti i reati di cui erano accusati i quattro medici della commissione ospedaliera, chiamata a valutare l’operato di Cazzaniga e che in primo grado erano stati condannati a 2 anni e sei mesi per favoreggiamento. Condannata anche l’Asst Valle Olona come responsabile civile dopo che in primo grado era stata esclusa.

Insoddisfazione per i legali dell’ex-medico del Pronto Soccorso di Saronno che annunciano il ricorso in Cassazione dopo aver letto le motivazioni della sentenza.

Di cosa è accusato Cazzaniga

Al medico di Rovellasca (Co) sono imputati una serie di omicidi tramite un sovradosaggio di farmaci anestetici nei confronti di pazienti (quasi tutti anziani e con patologie croniche gravi) che venivano affidati alle sue cure al Pronto Soccorso dell’ospedale di Saronno (Pietro Oliva, Federico Mascazzini, Mario Volontè, Virginia Moneta, Giacomo Borghi, Antonietta Balzarotti, Pier Francesco Ferrazzi, Luigia Lattuada, Angelo Lauria, Domenico Brasca) e per il concorso nell’omicidio di due parenti dell’ex-compagna Laura Taroni (l’ex-marito della donna Massimo Guerra e il suocero Luciano Guerra).  Cazzaniga è stato, invece, assolto per le morti di Virginia Moneta, Giacomo Borghi e Giuseppe Vergani per i quali era stato condannato in primo grado.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Aprile 2021
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