Cortisonici e i ragazzi dell’Einaudi di Varese: “Così ci raccontiamo col cinema”

Dalle diversità al bullismo, dalle dipendenze alla violenza di genere: questi i temi affrontati nei cortometraggi degli studenti varesini

La partnership Cortisonici - Einaudi

Imparare a conoscersi attraverso il cinema: dalla partnership fra Cortisonici e l’Istituto Einaudi di Varese è scaturita una formidabile esperienza narrativa e di maturazione per i giovani studenti divenuti cineasti in erba fra  mille difficoltà dettate dal momento che stiamo attraversando.

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Tutto grazie al progetto Cortisonici Ragazzi 2020 vincitore del bando Cinema per la Scuola, pubblicato nel 2019 e facente parte del Piano Nazionale Cinema per la Scuola, promosso dal MIUR e dal MIBAC e finalizzato alla promozione della cultura cinematografica nelle scuole.

Ne sono protagonisti l’Associazione Cortisonici e l’Istituto Einaudi di Varese, scelto dall’associazione come partner al momento della partecipazione al bando.

Lo scorso anno scolastico le attività di progetto sono state annullate a causa dell’emergenza sanitaria; quest’anno MIUR e MIBAC hanno concesso una proroga, consentendo di svolgere almeno parte delle attività di progetto.
Gli studenti del corso Servizi Culturali e dello Spettacolo dell’Istituto Einaudi di Varese, seguiti dai proff. Chiara Ricardi, Nicola Crucinio e Giovanna Pugliano sono stati coinvolti nelle seguenti azioni: partecipazione al concorso nazionale per cortometraggi scolastici Cortisonici Ragazzi 2021
; incontri con professionisti del cinema; produzione di un video trailer come sigla per il Festival del Cortometraggio – Sezione Ragazzi.

«Le difficoltà incontrate sono state tantissime: dalla didattica a distanza all’impossibilità di utilizzare il laboratorio foto/video a causa della pandemia, alla presenza a singhiozzo a causa delle quarantene. Con grande impegno e dedizione gli studenti sono riusciti a realizzare quattro cortometraggi -di cui due sono stati selezionati tra i finalisti- e un divertentissimo video trailer, che sarà utilizzato come sigla della Sezione Ragazzi del Festival», spiegano i docenti.

Il metodo utilizzato per la realizzazione dei cortometraggi in concorso è stato semplice ma efficace: «Siamo partiti dalle loro urgenze narrative, da ciò che ognuno di loro sentiva di dover necessariamente esprimere, buttare fuori», continuano i docenti.
Tanti i temi trattati e discussi, quattro quelli che i ragazzi sono riusciti a tradurre in una sceneggiatura e nelle riprese finali.
«Senza volere anticipare i contenuti dei cortometraggi, possiamo dire che le urgenze narrative più condivise dagli studenti siano state il tema della diversità e del bullismo, il tema delle dipendenze e il tema della violenza di genere. Bisogna riconoscere ai nostri studenti di aver trattato questi argomenti con una notevole originalità di linguaggio: l’impossibilità di girare le riprese al di fuori della scuola e di coinvolgere attori estranei alle classi li ha costretti a ricercare soluzioni a volte ingegnose».

Dall’uso di maschere per interpretare diversi personaggi e stati d’animo, all’utilizzo della tecnica di stop motion, allo stratagemma del racconto per immagini disegnate.

«L’essere riusciti pur tra tante difficoltà a consegnare in tempo i cortometraggi ha davvero restituito motivazione ai ragazzi, in particolare agli studenti della classe 2D, che si sono poi impegnati con ancor più entusiasmo nell’ideazione e realizzazione del video trailer.
Dopo alcuni momenti di brain storming, con il contributo e l’assistenza di Michele Orlandi di Cortisonici, i ragazzi sono riusciti a fondere in un’unica storia, piacevole e spiritosa, le idee di tutti i partecipanti. Buona visione!», concludono i prof.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Aprile 2021
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