Disabili e fragili esclusi dal portale di Poste: gli elenchi di Inps successivi al 2010
L'Ente previdenziale spiega, in una nota, di aver trasmesso solo i nominativi registrati da quando gestisce l'invalidità. Precedentemente i dati erano di Regione
Perchè molti disabili o pazienti fragili non risultano sul portale di Poste? Gli elenchi erano stati forniti da Inps in base alla legge 104 articolo 3comma 3. Peccato che quegli elenchi siano stati creati a partire dal 2010. A spiegare l’incompletezza degli elenchi è lo stesso ente previdenziale che in una nota spiega:
Su autorizzazione del Responsabile della Protezione dei Dati dell’Istituto, lo scorso 24 marzo la Direzione Generale dell’Istituto Nazionale di Previdenza ha trasmesso al Sistema Tessera Sanitaria gli elenchi riguardanti i disabili gravi presenti negli archivi dell’INPS per l’esecuzione della campagna vaccinale nazionale da SARS-CoV-2/COVID-19.
Non vi è stato pertanto nessun ritardo o omissione nella trasmissione dei dati da parte dell’Istituto, che ha acquisito e gestisce il processo dell’Invalidità civile, cecità, sordità, handicap, quale unico referente e soggetto responsabile in ordine al riconoscimento dei benefici di legge, solo a decorrere dal 1° gennaio 2010, con completa digitalizzazione del sistema, aspetto che ha comportato una generale riduzione dei tempi di erogazione delle prestazioni rispetto al passato.
Appare quindi del tutto incomprensibile come possano essere riferite all’Istituto le problematiche insorte per l’individuazione dei soggetti fragili, tenuto conto che fino al 2009 la gestione della Invalidità civile competeva alle Aziende sanitarie e quindi a Regione Lombardia (per la città di Milano, al Comune di Milano), che inviavano a INPS, tramite flusso telematico, l’elenco dei soggetti per i quali era riconosciuto il diritto sanitario, affinché provvedesse alla liquidazione o alla ricostituzione della prestazione economica.
Pertanto, la Regione, in merito alle posizioni gestite, dovrebbe avere già a sua disposizione l’elenco dei soggetti, in banca dati o quantomeno in formato cartaceo
A quanto pare, in regione, quell’elenco cartaceo o digitale non c’è o non è stato considerato. Ora, però, occorre risolvere il problema e l’assessore al Welfare regionale Letizia Moratti ha fatto il punto: «Dal 2010 sulla base dei dati forniti dall’Inps, che da allora in poi li ha registrati, sono 284.000 le persone adulte che soffrono di qualche disabilità. Loro possono già prenotare la vaccinazione sul portale delle Poste. Da questo elenco mancano coloro che sono stati registrati come disabili prima del 2010. Ho chiesto ai medici di medicina generale (Mmg) di segnalare alle Ats i nominativi dei disabili che hanno in carico e dei loro caregiver, tramite i certificati di riconoscimento delle patologie e codici di esenzione. In modo che le Ats li inseriscano sul portale delle Poste e possano a loro volta prenotare».
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