La Lombardia si presenta alla valutazione settimanale con numeri da zona arancione

Nel dettaglio cerchiamo di capire qual è la situazione della Lombardia attraverso la lettura dei dati, come farebbe la cabina di regia guidata dall’Istituto Superiore di Sanità

Saronno in zona gialla

Oggi la cabina di regia nazionale sull’emergenza da coronavirus è chiamata a valutare i parametri delle regioni per la consueta classificazione delle regioni.

Un appuntamento al quale, è bene precisare subito, la Lombardia si presenta con dati da zona arancione (la fascia di colorazione più “blanda” tra quelle che sono possibili fino a fine aprile).

Nel dettaglio cerchiamo di capire qual è la situazione della Lombardia attraverso la lettura dei dati, come farebbe la cabina di regia guidata dall’Istituto Superiore di Sanità.

Dalla scorsa settimana la nostra regione, secondo i parametri sulla tenuta del sistema ospedaliero e dei nuovi casi di contagio, è passata da un livello di rischio alto a uno di rischio moderato. Questo anche perché è iniziato il calo della curva dei posti letto occupati da pazienti covid negli ospedali lombardi. Un calo, è bene precisare, che si sta rivelando più lento e graduale di quanto avvenuto in passato.

I parametri decisi ad inizio anno per il funzionamento delle fasce di colore stabiliscono che una regione classificata con un rischio “moderato” diventa gialla, se l’indice Rt è inferiore a 1, arancione se compreso tra 1 e 1.25 e rossa se superiore a 1.25. Il decreto di metà marzo e dell’1 aprile hanno però ribadito che per tutto il mese non è prevista la zona gialla.

L’indice Rt della Lombardia, secondo gli ultimi dati trasmessi, dovrebbe essere di poco superiore allo 0.85 e dunque perfettamente compatibile con la zona arancione (o gialla con le regole precedenti).

L’ultimo parametro da osservare è quello che è stato inserito il 13 marzo come ulteriore stretta per il rischio rappresentato dalle varianti più contagiose del virus (ricordiamo che ormai la cosiddetta variante inglese del SarsCov2, più contagiosa e con una maggiore letalità, è diventato il ceppo prevalente in Italia) e si tratta della soglia dei 250 nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti.

Per uscire dalla zona rossa le regioni devono avere questo parametro al di sotto della soglia di sicurezza. Addirittura, come prevede il decreto, una regione può avere un colore con minori restrizioni e singole province sottoposte ad un regime più severo. La Lombardia oggi si presenta con tutte le sue province al di sotto della soglia dei 250 nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti (con un brusco calo registrato però durante il weekend pasquale).

Attraverso questi parametri, gli unici a valere per la classificazione delle regioni ( a prescindere anche dalle richieste dei politici locali), la Lombardia dovrebbe dunque passare in zona arancione a partire da lunedì 12 aprile.

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 09 Aprile 2021
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