Lavoratori dell’agroalimentare in presidio a Varese: “Ci hanno dimenticati”
Presidio sabato 10 in piazza Libertà. una delegazione di lavoratori ricevuta dal prefetto
È un settore dimenticato quello dei lavoratori agroalimentari: esclusi dai ristori, ignorato in una provincia “industriale” come quella di Varese. Sono invece circa 3000 i lavoratori in questo settore nel nostro territorio che, dopo un anno di pandemia, sono in grande sofferenza.
Principalmente impiegati nell’aziende di florovivaismo, ma anche in agriturismi e aziende di produzione agricola, la crisi per loro a diversi aspetti: «Per prima cosa chiediamo che i lavoratori agricoli siano inseriti nel sistema del decreto sostegni, perché ne sono stati completamente dimenticati, non hanno ricevuto nessuna integrazione – spiegaAngela Marra, delegata Flai Cgil per il settore – Con il covid inoltre molti lavoratori non hanno avuto giornate lavorative a sufficienza e, nel caso dell’agricoltura, essendo almeno 102 le giornate lavorate per percepire la disoccupazione agricola, non hanno potuto usufruire nemmeno dei sussidi di disoccupazione»
Durante il presidio, una delegazione di lavoratori è stata ricevuta dal Prefetto «È stato molto disponibile – sottolinea Marra – noi gli abbiamo consegnato una lettera che spiega tutti i problemi del settore, e lui si è reso immediatamente disponibile come interlocutore con il Governo».
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