Niente cibo agli animali, la prima “Pillola di gentilezza” delle GEV di Varese

Dar da mangiare a cigni, passerotti, cinghiali e qualsiasi altro animale selvatico fa loro del male, oltre che essere sanzionabile con multe salate

volpe riccardo lattuada
Foto copertina: Riccardo Lattuada

Le Guardie Ecologiche Volontarie – GEV del Comune di Varese inaugurano una rubrica dedicata a consigli e aneddoti per aiutarci a vivere al meglio l’ambiente naturale delle nostre città, dei nostri parchi e dei nostri boschi.

Spesso in buona fede o convinti di non fare nulla di male adottiamo comportamenti potenzialmente in grado di arrecare seri danni al nostro ecosistema e ai suoi abitanti. La prima “Pillola di gentilezza“, questo il nome della rubrica delle GEV, è dedicata agli animali selvatici.

Generica 2020

Spesso associamo il concetto di “animale selvatico” ad immagini di foreste lontane, ambienti selvaggi lontani chilometri dalle nostre quotidianità. Invece non è così: gli animali selvatici sono tutti quelli non addomesticati dall’uomo nei secoli e vi rientrano perciò anche “semplicemente” piccioni, cigni, lucertole, formiche, scoiattoli.

Ognuno di loro ha un ruolo ben specifico nell’ambiente in cui vive e il comportamento dell’uomo, che specialmente in città ha fortemente modificato l’habitat originario di queste bestiole, rischia di recare loro danni. Lo racconta bene il progetto “SelvatiCittà: La Fauna in ambiente urbano “, lanciato dall’Università degli Studi dell’Insubria in collaborazione con il Comune di Varese e Varesenews, che proprio si propone, fra le altre cose,  di monitorare gli animali selvatici che si aggirano nelle zone urbane e sensibilizzare sul tema della loro osservazione rispettosa.

L’esempio tipico è quello del dare loro da mangiare, il classico “pezzo di pane ai cigni alla Schiranna”, per intenderci. Questo tipo di azioni è pericolosa per diverse ragioni:

i cigni

La dieta: i nostri cibi non sono adatti all’alimentazione di questi animali. Nel succitato esempio del cigno, difficilmente in natura questi si recano dal panettiere per acquistare una michetta. Quindi no, non fa loro bene ricevere gli avanzi di questo alimento. Gli animali hanno una loro dieta e sono in grado di procacciarsi il cibo da soli;

Disimparano a sopravvivere autonomamente: il rischio che si corre è poi quello che gli animali si abituino a ricevere cibo dall’uomo, perdendo con il tempo la capacità di sopravvivere da soli. Una volta che l’uomo dovesse poi smettere di nutrirli per qualche ragione (perché si è rinsavito, per esempio!), può accadere che non siano più in grado di pescare, cacciare, trovarsi autonomamente il nutrimento che gli occorre. E che non sappiano poi insegnarlo alla prole, con il rischio che non sopravvivano;

Troppa confidenza: non è mai un bene quando gli animali selvatici prendono troppa confidenza con l’essere umano. E’ bene che restino invece diffidenti, perché in questo modo si tengono lontano dai guai. E’ il caso per esempio delle “volpi di Cameri”, nel parco del Ticino piemontese, nutrite dai turisti desiderose di fare una foto con loro hanno imparato ad avvicinarsi all’uomo e ai mezzi con cui l’uomo arrivava. Una è stata investita perché aveva perso l’istinto di “scappare” quando vedeva avvicinarsi le auto. Ma sono tanti gli esempi che si potrebbero fare.

Ecco allora cosa dicono le GEV nella loro prima “Pillola di gentilezza”:

RISPETTARE GLI ANIMALI SELVATICI

Un modo per rispettare gli animali selvatici, anche quelli che vivono nelle nostre città: passeri, merli, cince, pettirossi, fringuelli, piccioni, scoiattoli,  cigni, anatre, folaghe, volpi, ecc. ecc., è non dar loro da mangiare. Può sembrare strano, ma non lo è.

Capriolo Vizzola Ticino

Gli scienziati sono tutti d’accordo: dare del cibo agli animali è sbagliato in quanto può portare ad eccessiva confidenza; e questo è rischioso: alcuni animali, infatti, possono sviluppare un comportamento aggressivo; inoltre gli animali troppo confidenti possono essere facile preda di bracconieri senza scrupoli. Senza dimenticare che il cibo che noi diamo agli animali, magari un panino che ci siamo portati dietro, potrebbe non essere adatto per la loro “dieta” e risultare molto dannoso per la loro salute (e non è una battuta). Dunque memorizzate  bene l’immagine qui sopra, e resistete…

MA SE PROPRIO NON RESISTO?

Purtroppo chi non saprà resistere, pur sapendo che sta sbagliando e, dopo questa pillola, non avrà più scuse, dovrà pagare una “multa” molto salata. La legge, si sa, non ammette ignoranza. Ma il male che avrà fatto ai nostri animali sarà molto più grande di quello fatto al suo portafogli.

CHI VIGILA e CHI SANZIONA

Generico 2018

Vediamo allora chi darà la “multa”. Le Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) del Comune di Varese hanno questo specifico compito: chi viene colto a dare da mangiare agli animali selvatici o più semplicemente ad abbandonare cibo a loro destinato, verrà sanzionato dalle GEV. Le GEV, infatti, sono pubblici ufficiali incaricati dal Comune per svolgere questo specifico compito: vigilano sul rispetto delle leggi e dei regolamenti ambientali. E se occorre, sanzionano.

LE REGOLE DURE E CRUDE

Per i palati più forti riportiamo qui sotto il testo delle regole che bisogna osservare. Ricordiamo sempre che dal loro rispetto dipende il miglioramento della qualità della vita di tutti: animali umani e non umani

Generica 2020

Ovviamente no. Da circa trent’anni le GEV del Comune di Varese elaborano e realizzano progetti di sensibilizzazione in materia ambientale, coinvolgendo migliaia di bambini: nel solo 2018 le GEV hanno organizzato 169 incontri in 184 classi, mentre nel 2019 gli incontri sono saliti a 180.TUTTO QUI?

Le bambine e i bambini sono il nostro futuro e solo con il loro contributo potrà crescere un mondo migliore: più giusto, più equo, più gentile.

Gruppo GEV di educazione ambientale del comune di Varese

Eleonora Martinelli
eleonora.martinelli@varesenews.it

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Pubblicato il 28 Aprile 2021
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