Non dimenticare mai che ogni uomo è mio fratello

Le parole dei familiari del religioso scomparso lo scorso 14 aprile in memoria di un uomo che ha lasciato un grande insegnamento: quello dell’amore e dell’accoglienza per il prossimo

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I famigliari di Padre Felice Monchieri ringraziano tutti per il calore, la vicinanza e l’affetto ricevuti in questo momento di dolore e vogliono condividere pensieri che racchiudono ed esprimono la sua profonda umanità: “Il signore mi ha chiamato sin dal seno di mia madre”.

Queste tue parole ti hanno spinto a intraprendere il tuo viaggio alla scoperta degli uomini, partendo da quelli più fragili e lontani. Hai ricercato il volto di Dio in quello delle persone delle comunità del Chad, quando ancora eri giovane, ed è proprio qui che hai sentito la chiamata del Signore.
L’amore per Lui, bussola della tua intera vita, ha sempre guidato i tuoi passi nel mondo e ti ha portato a viaggiare Paesi e culture diverse e a metterti a servizio dei più bisognosi.

Ti abbiamo visto impegnato nella ricostruzione dopo il terremoto del Friuli lavorando sodo e ospitando i terremotati, grazie anche all’aiuto delle tue sorelle.
Ti sei meritato la cittadinanza onoraria del comune di Pescopagano, in Irpinia, dedicandoti con tutto te stesso, per due interi anni, ai sopravvissuti del terremoto dell’80, offrendo sostegno spirituale e lavorativo.
Queste esperienze ti hanno confermato che l’amore e l’accoglienza per il prossimo erano la missione che il Padre aveva per te.

Con la tua vita da prete operaio hai condiviso problemi e difficoltà quotidiane delle famiglie che incontravi e ti sei sempre dedicato a loro. Hai seguito ed accompagnato molti giovani nel percorso, spesso turbolento, della loro vita, guidandoli nelle loro scelte. Sei stato punto di riferimento per molti e luce nelle vite di tanti.

I tuoi occhi, sempre rivolti verso il prossimo, ti hanno permesso di vedere le difficoltà del mondo e hai sempre cercato nuovi modi per portare il tuo aiuto fisico e spirituale.

Fondando l’associazione Mater Dei, con l’aiuto dei numerosi volontari e grazie alle donazioni di coloro che hanno condiviso il tuo progetto, sei riuscito, per molti anni, a raccogliere, distribuire e spedire generi di prima necessità e aiuti essenziali in Albania, Bosnia, Polonia, Serbia, Etiopia e Burundi.
Sono state numerose le tue missioni in Africa e in Brasile, dove hai ideato e realizzato la costruzione di orfanotrofi, scuole e laboratori artigianali femminili necessari per il sostentamento delle comunità locali. La tua attenzione per i più piccoli si è concretizzata nelle adozioni a distanza grazie alle quali numerosi bambini hanno potuto intraprendere gli studi arricchendo di valori e conoscenza le proprie famiglie e comunità.

Ti sei sempre dedicato anche alla crescita spirituale di coloro che hanno incrociato il tuo cammino, accompagnando centinaia di fedeli in luoghi di pellegrinaggio e culto religioso, guidandoli nella preghiera e nell’incontro con la fede.

L’umanità e l’attenzione per il prossimo che hai sempre riservato agli altri, ti sono state rese nell’ultimo tratto della tua vita durante il quale sei stato accolto con dignità, gentilezza e amore.

Il segno che hai lasciato nella vita di tutti coloro che hanno condiviso parte del loro percorso con te è indelebile ed il più grande insegnamento che hai dato a tutti noi è quello dell’amore e dell’accoglienza per il prossimo, che guarda dentro all’individuo e non si sofferma alla provenienza geografica e alla fede personale. ​​​​​​​​​​​​ ​ Ogni individuo, ci hai insegnato, è fratello e amico, è unico ed è figlio di Dio.

Dicevi sempre: “Non dimenticare mai che ogni uomo è mio fratello!”

Padre Felice Monchieri
n. 29.01.1935
m. 14.04.2021

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Aprile 2021
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