Reddito di cittadinanza: a Samarate i volontari a lavoro da maggio

"Nel mese di maggio dovremmo farcela", ha spiegato l'assessora di Samarate, Nicoletta Alampi, riferendosi ai Puc, i progetti per impiegare nei comuni chi percepisce il reddito di cittadinanza

reddito di cittadinanza

Nel corso del consiglio comunale di Samarate, tenutosi ieri sera, mercoledì 28 aprile, la vicesindaca e assessora ai Servizi Sociali Nicoletta Alampi ha fatto il punto della situazione sui Puc (progetti utili alla collettività, ndr), pensati specificatamente per i percettori del Reddito di cittadinanza.

Rispondendo all’interrogazione del consigliere Giovanni Borsani (Samarate città viva), Alampi ha aggiornato i presenti: dopo il passaggio in giunta dell’autunno 2020, infatti, è stato richiesto agli uffici di preparare dei progetti da sottoporre. «Ci sono state diverse difficoltà», ha ammesso riferendosi alla commissione del giorno precedente (su cui si è parlato molto delle difficoltà e dello «stato d’affanno» degli uffici).

«Non lo nascondo – ha continuato – sicuramente è stata anche una mancanza di tempo che però adesso ha avuto  una accelerazione importante: a livello di piano di zona ci sono stati altri passaggi; nel bilancio che andremo ad approvare ci saranno 19mila euro trasferiti dall’ufficio di piano, avremo quindi a disposizione questi fondi che arrivano dal ministero per attivare i Puc. Ogni persona individuata dovrà fare dei corsi di sicurezza e la visita medica: all’interno di questo importo si potrà fare anche un’attività di tutoraggio, sul quale io sto insistendo per tranquillizzare i funzionari, penso sia molto importante». Alampi ha poi spiegato che ogni comune dell’ambito distrettuale di Gallarate – tra cui c’è anche Samarate – procederà in autonomia.

Cosa significa “far lavorare chi prende il Reddito di Cittadinanza”

Ha poi fatto riferimento ai numeri bassi dei progetti partiti – per esempio a Lonate Pozzolo – rimarcando subito che «l’importante è partire, anche con due o tre progettualità, ma partire».

Dove impiegare i percettori del Rdc?

In sinergia con gli uffici tecnici si è pensato di impiegare le persone nell’aiuto all’attraversamento stradale, nell’assistenza dell’utenza con la misurazione della temperatura negli uffici comunali e svuotamento cestini o altre attività all’interno degli anelli nei boschi cittadini. Tutte attività «per cui è importante avere un tutoraggio, che li vigili e che sia disponibile se dovessero avere delle difficoltà».

Borsani ha poi consigliato di tenere conto del livello di istruzione di alcuni percettori, in modo da pensare a lavori che si sposino con la loro formazione.

L’avvio dei progetti a maggio

C’è qualche problema organizzativo per quanto riguarda i navigator: «Ci hanno confermato che i navigator non riescono ancora ad accedere alla piattaforma, quindi le due piattaforme non si parlano: ci manca la parte delle persone che arriva dagli uffici dell’impiego: il 50% dovranno farlo le persone fragili, l’altro 50% le persone con ricerca attiva del lavoro».

Manca, dunque questo pezzo. I fondi ci sono, assicura l’assessora, mentre dà delle tempistiche indicative: «A maggio inizieremo a vedere la luce i primi progetti. Iniziamo a partire con i primi e da lì, quando l’impianto è partito e sapremo meglio come muoverci, aggiungere gli altri progetti sarà più semplice».

«Adesso scusanti non ne abbiamo più, anche se non è un problema solo di Samarate. Nel mese di maggio dovremmo farcela. I numeri con cui partiremo sono bassi ma sicuramente con l’esperienza riusciremo a continuare», ha concluso Alampi.

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com

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Pubblicato il 29 Aprile 2021
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