Contrabbando di gioielli e beni di lusso scoperto al confine Italo-Svizzero
Un italiano e uno svizzero si erano accordati per organizzare un sistema che permetteva l'evasione dell'IVA e dei controlli doganali
I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Como, Sezione Operativa Territoriale di Ponte Chiasso, hanno accertato, a carico di un uomo residente in Italia, illeciti di contrabbando e di evasione dell’IVA all’importazione, compiuti con la complicità di un’altra persona residente in Svizzera.
Infatti, nel periodo compreso tra aprile 2019 e febbraio 2020 gli autori dei fatti si accordavano affinché la persona residente in Svizzera acquistasse articoli di pelletteria, accessori, abbigliamento e gioielli presso rivenditori di marchi di lusso in Italia, in regime di tax free, per un ammontare complessivo di 56.566 euro. Al momento dell’uscita della merce dal territorio nazionale, la persona svizzera beneficiava dello sgravio dell’IVA; la merce veniva poi consegnata al soggetto italiano che, recandosi in Svizzera per ritirarla, la reintroduceva senza dichiararla.
La merce veniva, quindi, sottratta ai controlli doganali e al pagamento dei diritti dovuti, per un importo totale evaso pari a 15.686 euro, corrispondente al beneficio ottenuto in comune accordo.
L’attività d’indagine, conclusasi nelle scorse ore, si è sviluppata nell’ambito dei consueti controlli a posteriori eseguiti sulle dichiarazioni tax free presentate presso i dipendenti valichi di frontiera e relative ad acquisti di merce effettuati nella UE da parte di persone residenti in Svizzera e si è svolta con il supporto della Direzione Antifrode.
Fondamentale per l’accertamento dei fatti e delle responsabilità è stata la collaborazione prestata dall’Amministrazione Federale delle Dogane elvetica. L’autore degli illeciti, a seguito della contestazione dei fatti sopra descritti, ai sensi dell’art. 292 del D.P.R. n. 43/73 (Testo Unico delle Leggi doganali) e dell’art. 70 del D.P.R. n. 633/72, ha versato la somma di 15.940 euro per diritti evasi ed interessi, oltre a 10.458 euro a titolo di sanzione amministrativa.
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