La sanità che serve: confronto tra politici e sindacalisti Cisl in vista della riforma
Confronto on line tra i componenti della segreteria della Cisl dei Laghi e i rappresentanti regionali Fermi, Monti e Astuti
II futuro della sanità, dei piccoli presidi ospedalieri, del pubblico e la riforma della Legge 23 sono stati al centro di un confronto organizzato, in modalità virtuale, dalla Cisl dei Laghi, dal titolo “Come cambia la sanità dopo la pandemia? Conseguenze e opportunità per il territorio di Como e Varese”
I lavori sono stati aperti da Pierluigi Rancati, componente di segreteria di Cisl Lombardia, che ha fornito un excursus sulle sfide e la difficoltà affrontate dalla sanità lombarda prima e durante la pandemia e ha introdotto alcuni temi particolarmente interessanti per la Cisl, come la garanzia che il sistema sanitario pubblico venga adeguatamente finanziato, che offra cure universalistiche e che non crei marginalità e la carenza di personale.
Marco Contessa, componente di segreteria della Cisl dei Laghi con delega ai temi della sanità, ha sollevato la questione del futuro dei piccoli ospedali della provincia di Varese, quella del nuovo ospedale di Busto e Gallarate ma anche il destino delle ATS , in particolare di quella che gestisce le province di Como e Varese, un territorio eccessivamente complesso e grande. Ha poi ricordato le difficoltà in cui si muovono le RSA e la necessità di implementare il ruolo degli infermieri di famiglia e gli ospedali di comunità.
Alessandro Fermi, presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, ha condiviso la necessità che la riforma della legge 23 passi da un confronto allargato a tutti gli attori. Sulle questioni, ha auspicato un’organizzazione dove l’ospedale si occupi solamente della sua attività circoscritta e risulti collegato meglio con la medicina del territorio perché l’utente sappia a chi si deve rivolgere senza il rischio che rimanga senza risposte per i propri bisogni.
Emanuele Monti, presidente della Commissione Sanità regionale, ha puntualizzato che la riforma sanitaria non verrà concepita ex novo ma implementata anche in base alle risorse economiche a disposizione della regione. Sul tema ospedali, ha rilanciato la necessità dell’ospedale nuovo nel basso Varesotto mentre sui piccoli ospedali ha condiviso la necessità di procedere alla riconversione/specializzazione di alcuni presidi che se non inseriti in un progetto più generale sono destinati a implodere e a non essere più efficaci.
Samuele Astuti, consigliere regionale componente della Commissione Sanità, ha invece espresso preoccupazione per il tema dell’ospedale unico, che coinvolge il sindacato sul tema dell’occupazione e ha chiesto che si avviino iniziative a sostegno delle strutture RSA, dei loro ospiti e delle loro famiglie.
Daniele Magon, Segretario Generale della CISL dei Laghi, ha rimarcato la necessità di garantire al sistema sanitario pubblico pari opportunità rispetto al privato soprattutto per le regole di sistema. Ha chiesto chiarezza sugli ospedali con particolare attenzione a Saronno che potrebbe confluire nella ASST Lariana. Ha chiesto ad ATS investimenti certi sul tema della prevenzione soprattutto per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro auspicando che tutti i lavoratori possano essere opportunamente valorizzati.
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