“Salviamo il Campo dei Fiori dai cambiamenti climatici”

Un incontro per tornare a parlare dello stato del parco colpito da un grosso incendio nel 2017, da alluvioni e dalla tempesta Alex e l'idea di "Realizzare un laboratorio proattivo per lo studio dei cambiamenti climatici"

La devastazione del Campo dei Fiori

«Vorremmo dare inizio ad un laboratorio proattivo per lo studio dei cambiamenti climatici con al centro il Parco del Campo dei Fiori, multidisciplinare e che coinvolga le tante realtà del territorio».

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Viaggio lungo il Tinella, il fiume dell’alluvione di Luvinate 4 di 45

Raffaele Cattaneo, assessore all’Ambiente e al Clima di Regione Lombardia ha le idee chiare su quanto vorrebbe realizzare per trovare soluzioni concrete alla tutela del territorio. Durante l’incontro organizzato questa mattina (21 maggio) nella sede Utr Insubria, dedicato a fotografare la situazione del Parco del Campo dei Fiori, ha spiegato che «è necessario cambiare approccio. Non basta più lavorare solo in via emergenziale, ma è necessario pensare ad un approccio preventivo per fare in modo che il territorio sia in grado di rispondere e resistere agli effetti dei fenomeni climatici».

Durante il convegno, in particolare, sono stati ricordati i danni provocati dall’incendio del 2017 e poi dalla tempesta di vento che ha abbattuto centinaia di alberi nell’ottobre nel 2020. E ancora, l’alluvione che ha colpito Luvinate nel giugno 2020 trascinando in paese fango e detriti e nel quale rimase coinvolto un runner che ha perso la vita. «Non possiamo più pensare che fenomeni di questo tipo siano isolati – continua Cattaneo -. È evidente che i danni provocati dai cambiamenti climatici sono sempre più frequenti, lo dimostrano i dati».

Già nei prossimi giorni, come sottolineato dal tecnico di Regione Lombardia Dario Fossati, si terranno dei tavoli di lavoro che coinvolgeranno alcuni assessorati, ma anche enti del territorio. «È necessario pensare a soluzioni e programmi coordinati e multidisciplinari».

L’incontro è stato poi l’occasione per spiegare i progetti attuati nel Parco del Campo dei Fiori in questi anni e quelli che verranno attuati nel giro di breve. «Tra il 2018 e il 2020 Regione Lombardia ha finanziato 14 interventi, nove in emergenza e cinque di prevenzione per una somma di 3 milioni e 650 mila euro», ha sottolineato Cattaneo, spiegando che 2,5 milioni sono ancora da spendere ma sono già attive tutte le fasi di progettazione. Un milione e cinquecento mila euro, infatti, saranno destinati alla parte alta dei bacini, per interventi di riforestazione, consolidamento del bosco e ingegneria naturalistica, anche attraverso un riutilizzo del materiale legnoso asportato. Un milione sarà dedicato ai corsi d’acqua, per la realizzazione d’interventi idraulici, briglie di trattenuta dei torrenti, sacche e reti frangi-colate.

«Fondi molto importanti che ci hanno permesso e ci permetteranno di intervenire nelle aree alluvionate, schiantate o incendiate – spiega il Presidente del Parco del Campo dei Fiori Giuseppe Barra -. Questo però non basta più. I cambiamenti climatici chiedono una risposta diversa, un monitoraggio costante, sistemi di prevenzione. I piani di intervento forestali oggi non sono sufficienti».

Barra si sofferma sui lavori per la messa in sicurezza al Tinella. Il sindaco di Luvinate Boriani invece, spiega che a Luvinate è stato installato un sistema d’allarme per poter intervenire nell’immediato nel caso movimento di masse nel caso di forti alluvioni.

«È importante pensare al bosco nel suo intero sistema e non più ad interventi per zone», continua Barra, «Oggi il nostro territorio è più fragile e i cambiamenti climatici non fanno altro che peggiorare questa situazione. Il nostro parco risente ancora dei segni lasciati dalle fiamme e poi dal vento», spiega Barra, sottolineando come la salvaguardia del bosco significhi anche la tutela delle aree abitate nei suoi dintorni.

Ad intervenire durante il convegno il Professor Adriano Martinoli dell’Università dell’Insubria che ha sottolineato come la biodiversità sia proprio intesa come la capacità di sintetizzare e catalizzare diverse discipline. «Il Parco del Campo dei Fiori è già di per se un laboratorio a cielo aperto. È un luogo dove si può sperimentare su una base conoscitiva forte e dove è possibile pianificare e risolvere criticità sul lungo e medio termine. Ci mettiamo a disposizione per unire competenze, stiamo già lavorando con l’università dell’Arizona proprio su azioni di ripristino e prevenzione degli incendi». Rispetto allo stato di salute del parco varesino, accenna: «L’apertura di alcune radure ha avuto un effetto positivo su alcune specie. Altre, i microrganismi ad esempio, hanno invece bisogno di più tempo per ripristinare l’humus necessario a terreno».

Generica 2020

Coinvolta nella mattinata anche Arpa Lombardia che ha spiegato che il suo contributo per il monitoraggio dell’area continuerà anche nei prossimi anni. L’idea dunque resta una: creare un laboratorio per lo studio dei cambiamenti climatici che abbia come base Varese e che possa dare risposte a livello regionale e nazionale. «Secondo questa logica – ha concluso Cattaneo –  andranno pensati i progetti di finanziamento dei prossimi interventi, affinché possano accedere alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza».

Incendio al Campo dei Fiori, tutte le foto e i video

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it

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Pubblicato il 21 Maggio 2021
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Il Campo dei Fiori devastato dal vento 4 di 15

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Alberi caduti al Campo dei Fiori 4 di 8

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