Il sindaco ritira la delibera sul capannone torre a Fagnano Olona e scoppia (di nuovo) la polemica

Elena Catelli nuovamente in difficoltà a causa della delibera sul capannone da 27 metri che un'azienda vorrebbe realizzare in via Fratelli Cervi. Dietro il ritiro in consiglio comunale la mancanza di una maggioranza

consiglio comunale fagnano olona 28 maggio 2020

Nuovo dramma nella maggioranza che a Fagnano Olona sostiene la sindaca Elena Catelli. Ieri sera, in consiglio comunale, il primo cittadino si è ritrovato a dover ritirare una delibera relativa alla realizzazione del contestatissimo capannone torre da parte dell’azienda Farè.

Capannone-torre a Fagnano Olona, i residenti si uniscono in un comitato: “Coinvolgeteci”

La decisione, giustificata dalla sindaca per sopravvenute novità progettuali, sembrerebbe essere stata dettata invece dalla mancanza di una maggioranza disposta a votarla. La decisione ha scatenato le opposizioni e i sostenitori del comitato contro il capannone torre. Proprio con questi ultimi il sindaco, che nel frattempo aveva lasciato il consiglio comunale, ha parlato all’esterno del castello con la promessa di un incontro per ascoltare le loro ragioni.

Di seguito le reazioni delle varie forze di opposizione

La reazione di Marco Baroffio, consigliere comunale di SìAmo Fagnano, dopo quanto accaduto: «Per la prima volta sono venuto meno ai miei doveri di consigliere e ho abbandonato l’aula. Una protesta, un segno, per dire ancora una volta, che non è più possibile proseguire in questo modo. Il Consiglio Comunale, non conta più, probabilmente neanche la Giunta ha più un suo valore, la serata di ieri ne è stata l’ulteriore conferma. Stiamo infatti passivamente assistendo ad una delegittimazione del Consiglio Comunale. Le decisioni importanti non vengono prese nelle sedi opportune, come le sedute della Giunta Comunale o le sedute del Consiglio Comunale ma si sono spostate in altre sedi».

Baroffio si dice  «basito dal vedere come ci sia un costante svilimento del ruolo dei Consiglieri eletti, di maggioranza e di minoranza, in sfregio agli elettori che li hanno eletti e che si immaginavano sicuramente altri scenari. Non escludo che ieri nel pomeriggio possano essere intervenuti i personaggi di spicco del partito a iniziare l’opera di convincimento nei confronti dei propri tesserati. Così, il punto che avrebbe portato il Consiglio Comunale ad una discussione importante, fortemente legata al territorio Fagnanese, è stato rimandato. Non un atto di buon senso ma un atto vergognoso di codardia nei confronti del Consiglio Comunale e prima ancora nei confronti di quei cittadini, che ieri sera presenziavano numerosi. Nello sconcerto e nell’amarezza ho deciso, insieme ai membri del mio gruppo, di andarmene con la volontà di dare un messaggio di non allineamento ai modi adottati. Penso anche all’amarezza che i consiglieri di maggioranza, spogliati del ruolo e dell’autorità per cui sono stati scelti, possano provare in certi momenti. Sono un Fagnanese deluso che vorrebbe riprendersi il futuro promesso.

Anche il Pd è intervenuto con un comunicato firmato dal segretario cittadino Massimo Canavesi

Ancora una volta l’Amministrazione comunale divide i cittadini. Come già avevamo dichiarato a proposito della questione del centro sportivo “Galfra” all’inizio dell’anno, quando, per una gestione frettolosa e non condivisa sin dall’inizio con la cittadinanza, i fagnanesi si sono schierati tra chi vuole tutelare la zona verde del Monumento ai Caduti e chi vuole dare spazi adeguati per l’attività sportiva dell’A.S.D. Valle Olona, allo stesso modo ricadiamo nel medesimo clima conflittuale per il progetto della variante Faré e la costruzione di una torre di 25 metri a ridosso dell’area residenziale.
Il Circolo del PD di Fagnano Olona evidenzia come ogni progettualità che abbia ricadute sulla vita e la salute dei cittadini debba obbligatoriamente essere gestita nel modo più trasparente possibile, senza dare adito ad equivoci od omissioni. Il progetto della variante Faré ha riempito le pagine dei giornali locali nell’ultimo mese, ma alla fine ai cittadini sono giunte notizie frammentarie e con il passare del tempo anziché essere chiarito è diventata una selva di contraddizioni. Mentre la maggior parte dei cittadini resta dubbiosa e confusa sul reale impatto dell’opera, una parte ha voluto manifestare la sua contrarietà unendosi in un comitato che ha manifestato con un presidio. Ma quello che è peggio, la maggioranza si è presentata divisa perché le opinioni sul progetto risultano discordanti (Forza Italia e una parte della Lega sono contrarie).

Abbiamo letto di accuse pubbliche e conseguenti ipotesi di querele che hanno preceduto il consiglio comunale di ieri e già questo non faceva prevedere nulla di buono. Abbiamo poi visto che il punto all’ordine del giorno relativo al progetto è stato stralciato, cosa che ha evitato il voto contrario di Lega e Forza Italia, ma ha generato ancora più rabbia e confusione tra i cittadini. La giustificazione dello stralcio? Sono subentrate nuove ipotesi progettuali nell’ottica di una conciliazione tra pubblico e privato. Ma nulla si sa di più. Pertanto l’occasione di chiarire e dialogare con le opposizioni è sfumata e, cosa ancora più grave, la cittadinanza si ritrova di nuovo senza elementi per valutare la tenuta di questa maggioranza e per comprendere in che modo si possano davvero conciliare le esigenze delle imprese che lavorano a Fagnano e quelle dei cittadini.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 26 Maggio 2021
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