Alberto Castelli: “Il consorzio è solido. E Scola ha voglia di darci una mano”

Parla il presidente di "Varese nel Cuore" che sta confermando tutte le aziende associate: «Il club ha già depositato sponsor per 1,2 milioni. Quando Luis tornerà da Tokyo, saremo pronti»

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Quattro anni fa, di questi tempi, la Pallacanestro Varese visse giorni molto complicati. Alla società biancorossa servivano soldi, tanti – per gli standard consueti – per arrivare a depositare tutti i documenti in tempo per poter iscrivere la squadra al campionato 2017-18, quello che poi finì incredibilmente in gloria con una inattesa partecipazione ai playoff.

All’esterno non si percepì la gravità di una situazione che venne risolta grazie a un grande sforzo dei consorziati in “Varese nel Cuore”, quindi dai proprietari della società capeggiati dal presidente Alberto Castelli. Toccò poi a lui annunciare lo “scampato pericolo” nel corso di un pranzo in un ristorante di viale Aguggiari rimarcando però che quello sforzo non poteva essere ripetuto a breve giro di posta.

Oggi Castelli è ancora nel ruolo di presidente del Consorzio, ma può affrontare l’estate con maggiore serenità rispetto ad allora. Non che i problemi siano svaniti, non che i conti siano particolarmente buoni, però la società e il consorzio hanno lavorato per evitare rischi di crack e all’orizzonte non si segnalano buriane «ammesso però che si possa giocare con almeno una parte di pubblico presente e quindi che il botteghino aiuti a sorreggere i costi. Altrimenti sarebbe un guaio per tutti, non solo per noi».

L’assemblea ordinaria del consorzio, tenutasi nei giorni scorsi, è trascorsa regolarmente anche se l’impegno di queste settimane non è venuto meno. «Mai come quest’anno abbiamo dovuto fornire una documentazione così approfondita per effettuare l’iscrizione. Sono stati fissati paletti molto più rigidi rispetto al passato (probabilmente il “caso Roma” ha fatto scattare ulteriori allarmi ndr) con la richiesta di condizioni previsionali più solide e precise».

Ogni società era chiamata a presentare contratti di sponsorizzazione già in essere almeno per mezzo milione:  «Noi abbiamo fatto di più: nei documenti abbiamo fornito contratti già firmati per 1,2 milioni (compreso quello del main sponsor Openjobmetis ndr) e altri accordi in via di definizione per circa 800mila euro. Chiaramente per coprire il budget totale c’è ancora molto da fare, però queste operazioni ci hanno anche aiutato per prevedere meglio quanti soldi destinare alla formazione della squadra e quanti alle altre spese. Infine, abbiamo inserito anche previsioni sugli incassi; per questi siamo partiti da una base del 2019 ma naturalmente abbiamo considerato un’ampia decurtazione per via della possibilità di non ripartire con la capienza al 100%».

Castelli, come tradizione, evita ogni tipo di discorso legato al campo, pur guardando con favore all’arrivo di coach Adriano Vertemati, e in questa circostanza dribbla anche le considerazioni sul rapporto con l’Academy di Gianfranco Ponti (le distanze tra quest’ultimo e la società sono tornate ampie…). Tiene invece a sottolineare la solidità e la passione di “Varese nel Cuore”: «Siamo in fase di rinnovo dei consorziati e, anche se non abbiamo ancora completato le cose da fare, posso dire che questo gruppo sarà di nuovo, integralmente, presente nel sostegno alla Pallacanestro. Pur con un anno complicato tra Covid e crisi economica, pur senza la possibilità di trovarci in presenza né alle partite né alle assemblee, il consorzio prosegue compatto per la sua strada. Potrebbe esserci qualche minima variazione ma praticamente tutte le aziende stanno rinnovando, e c’è sempre la possibilità di nuovi arrivi».

Infine, proprio per la sua posizione, Castelli si è trovato faccia a faccia con Luis Scola anche in questi giorni, sfruttando il momentaneo ritorno a Varese del campione argentino tra un camp di preparazione olimpico e l’altro. «Posso ribadire che la posizione di Scola è quella già espressa da lui poco tempo fa. Il suo interesse per affiancare Pallacanestro Varese è forte e sarà un upgrade di credibilità e di competenza per tutto il club». Sul modo in cui Scola interverrà, Castelli resta abbottonato: In questo momento Luis ha in testa le Olimpiadi ed è giusto così: quando tornerà in città, terminati i Giochi, ci dirà le sue intenzioni. E noi saremo pronti a illustrare e a fornire tutto quello che avrà bisogno, a seconda delle opzioni che gli interesseranno».

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 24 Giugno 2021
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