Amministratori condominiali, sinergie territoriali e protezione professionale
A colloquio con Andrea Leta, Direttore Generale della Camera Condominiale di Varese
Formazione manageriale degli amministratori di immobili, professionalizzazione delle competenze e aggiornamento costante in tutte le discipline che interessano il complesso sistema condominio.
E’ il contenuto dell’accordo siglato fra la Camera Condominiale di Varese, aderente all’Unione Nazionale Camere Condominiali, e l’Associazione Imprenditori Europei operante anch’essa nel nostro territorio, presentato oggi alla stampa e fortemente voluto dai rispettivi dirigenti Andrea Leta e Giovanni Lucchina nell’ottica di “promuovere la cultura su temi legati alle gestioni condominiali e alle gestioni degli immobili in stretto rapporto con le più innovative tecnologie e nel pieno rispetto ambientale”.
E se il mondo dell’imprenditoria europea è stato catturato dall’attenzione che Andrea Leta, Direttore Generale di Camera Condominiale Varese, ha in animo di dedicare al condominio, il motivo è da ricercarsi nella qualità e nell’esperienza di un team che desidera volare alto facendo tesoro dei contenuti professionali macinati quotidianamente all’interno di un progetto federativo altamente performante.
Direttore, come è nata la Camera Condominiale di Varese?
Sviluppatasi in seno all’Unione Nazionale Camere Condominiali, la Camera di Varese ha tagliato il nastro nelle scorse settimane dopo mesi di programmazione incentrata sull’analisi del territorio, con l’obiettivo di accogliere, guidare e assistere gli amministratori locali nella sempre più necessaria ottica di interdisciplinarietà che sta caratterizzando il mercato di riferimento. Dall’esperienza della stessa Unione e delle sue Camere Condominiali territoriali, già presenti in diversi capoluoghi italiani, abbiamo infatti potuto apprezzare quanto sia importante la vera cultura giuridica, tecnica e gestionale in un settore inflazionato da mestieranti e incompetenti che hanno fatto dell’associazionismo un business, dimenticando le vere istanze della categoria.
La partnership con l’Associazione Imprenditori Europei è dunque un primo segnale di efficace intervento nel nostro tessuto sociale
La validità della Camera Condominiale di Varese deriva non solo dal rispetto della tradizione, ma soprattutto dalla qualità metodologica di tutta l’Unione Nazionale Camere Condominiali a cui facciamo riferimento, sempre indirizzata verso frontiere di ricerca e innovazione, ed è per questo che desideriamo sostenere sin dall’inizio la necessità di piena e fruttuosa collaborazione con primarie associazioni di categoria a beneficio del nostro territorio. Per questo, devo ringraziare il Presidente di AIME ingegnere Giuseppe Albertini, i componenti del suo Direttivo e il Direttore Giovanni Lucchina, i quali hanno creduto fortemente alla nostra idea di associazionismo e non hanno esitato a consegnarci quella fiducia che si rende oltremodo necessaria per varcare i confini dei sempre inutili e deleteri personalismi “.
In questo settore l’impegno non è di poco conto, a quanto pare
Come sottolinea sempre il Presidente dell’Unione Nazionale Camere Condominiali avvocato Michele Zuppardi, al quale riconosco estrema concretezza, leale affidabilità e assoluta competenza, le realtà camerali territoriali che stanno germogliando in tutta Italia desiderano dimostrare – come sta accadendo a Varese – la particolare vitalità di squadre locali costantemente operative e protese a sostenere sia il professionista amministratore di condominio nel suo percorso caratterizzato da continue mutazioni e novità, sia i condòmini amministrati la cui cura e soddisfazione sono per noi obiettivi primari. Ecco, dunque, il desiderio e la necessità di smarcarsi da atteggiamenti che isolano dal sociale, e l’importanza di creare affiatamento e osmosi con organizzazioni davvero propositive e coinvolgenti, puntando sempre e comunque all’obiettivo della qualità multidisciplinare.
Gli amministratori di condominio sono ormai veri e propri manager. Qual è la giusta ricetta per offrire loro ciò di cui hanno bisogno?
La personalizzazione di qualità. Bisogna fare con gli amministratori condominiali ciò che propone l’Unione Nazionale Camere Condominiali alle sue Camere aderenti: ognuno è libero e autonomo a casa propria, sapendo però che alle sue spalle può contare su tutta l’assistenza di cui ha bisogno. E allora, come nel nostro progetto federativo dove tutti i rappresentanti associativi locali sono liberi di operare secondo le esigenze e in perfetta sintonia con il proprio territorio utilizzando l’etica, l’organizzazione ma soprattutto le competenze che si sviluppano e si intersecano a livello nazionale, ogni Camera territoriale è deputata a considerare il singolo associato come un unicum, fornendogli ciò che egli chiede ma assicurandogli – allo stesso tempo – una rete di protezione di ampio spessore che lo metta per davvero al riparo dalle fisiologiche intemperie gestionali, provocate a più riprese dall’incessante evoluzione del settore di riferimento.
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