In biblioteca a Besnate “l’angolo rosso” per contrastare la violenza di genere
"Storie di donne che hanno lottato per far valere i propri diritti, contrastando i dogmi di una società che le teneva in gabbia"
Contrastare la misoginia e sensibilizzare sul tema della violenza di genere tramite la cultura: Besnate decide di farlo inserendo in biblioteca un angolo rosso, dedicato alle storie femminili.
Il progetto si è sviluppato in sinergia tra il Comune, l’associazione Donne Giuriste della sezione di Busto Arsizio (associazione che promuove la parità di genere) e il consorzio bibliotecario Panizzi.
«Sono lieto di poter inaugurare l’angolo rosso – ha affermato il sindaco – perché un presidio culturale: si investe sul tema della parità di genere nel territorio per il contrasto alla violenza sulle donne. Avere la possibilità di offrire un angolo letterario che possa essere utilizzato e fruito dai nostri cittadini in modo tale da potersi informare sul tema del contrasto alla violenza di genere è fondamentale».
Il saggio Invisbili di Criado Perez, L’iris selvatico di Louise Gluck (Premio Nobel per la letteratura 2020) e Il silenzio dell’innocenza di Somaly Mann sono solo alcuni dei titoli disponibili nello scaffale dedicato alle donne, che varia dai saggi alla poesia alla narrativa.
L’amministrazione ha iniziato proprio nel pieno periodo Covid un percorso di sensibilizzazione – ha ricordato Corbo – ponendo la simbolica panchina rossa davanti al palazzo comunale, «che intendiamo portare avanti con questo simbolo posizionato in biblioteca». Nonostante il tessuto sociale «di livello alto» come quello della comunità besnatese, casi questo tipo esistono e vanno contrastati, non si deve mai abbassare la guardia.
25 novembre: una panchina rossa davanti al municipio di Besnate
La biblioteca come luogo di cultura e di sviluppo
Ha poi preso la parola Sara Zarini, assessora alle Politiche Sociali del paese, soffermandosi sulla parità di diritti e l’uguaglianza di risorse: «Non posso che ringraziare l’associazione donne giuriste di Busto Arsizio e il consorzio Panizzi per averci proposto il progetto che consiste in un angolo fisico di libreria dove sono stati collocati dei testi che affrontano storie di donne che hanno lottato per far valere i propri diritti, contrastando i dogmi di una società che le teneva in gabbia».
«Si tratta del primo angolo in provincia di Varese», l’assessora alla Cultura e Bilancio, Giuseppe Blumetti, ha sottolineato l’unicità di questa iniziativa.
Questo concetto di inferiorità della donna rispetto all’uomo deve essere contrastato, e come può essere fatto diversamente se non partendo dall’empatia della lettura?
Per arrivare alla parità, infatti, due sono le strade percorribili: «La legge e la cultura. Questa iniziativa è un chiaro esempio di queste strade», ha affermato Rosalba Folino, presidentessa dell’associazione Donne giuriste di Busto Arsizio. Presenti anche Marilena Desca (ex presidentessa dell’associazione) e Beatrice Bassi: «La cultura è il primo germe del cambiamento», ha spiegato Desca.
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