“C’era una volta la coalizione dei “moderati” e ora vogliono il decreto Zan”
Mariassunta Miglino, Silvia Mazzola, Diego Riva, Giuseppe Anselmo, Dario Lonardoni, Ernesto Credendino e Alfonso Indelicato hanno scritto un documento in cui commentano le ultime scelte dell'attuale maggioranza in Comune
Un gruppo di esponenti politici legati all’opposizione prende posizione contro la mozione consigliare sul decreto Zan.
Mariassunta Miglino, Silvia Mazzola, Diego Riva, Giuseppe Anselmo, Dario Lonardoni, Ernesto Credendino e Alfonso Indelicato. Hanno scritto un documento in cui commentano le ultime scelte dell’attuale maggioranza in Comune.
“C’era una volta la coalizione dei “moderati”. Sì, certo: qua e là nelle tante formazioni che la componevano si ritrovava qualcuno in fama di oltranzismo, ma, rimanendosene quieto come un piccolo spinoso cactus in un angolo ombroso, pareva non ci fosse.
In verità taluno, già nel periodo preelettorale, leggendo in controluce i programmi, ne aveva tratto qualche motivo di allarme. Ma infine si era optato per una benevola attesa, chi sospinto da innato ottimismo, chi dall’esigenza del “vedere all’opera prima di giudicare”.
La coalizione diventò poi maggioranza, votata da elettori di sinistra di diverse gradazioni ma anche da moderati, in parte per il desiderio di non vedere mai più all’opera la maggioranza precedente, ma anche per l’aura di equilibrata prudenza – pur ravvivata dal “lieto romore” della Lista dei giovani – che spirava da quei volti rassicuranti.
Poi fu luna di miele, quella in cui tutto si perdona, e durò alcuni mesi.
Oggi abbiamo presenti le kermesse arcobaleno, la celebrazione di mitologie veterocomuniste, gli insulti di piazza allo stato di Israele, le cerimonie pubbliche del 2 giugno che si trasformano in estemporanei show dell’ANPI, e infine questa mozione consiliare che, se approvata, pretenderebbe di fare dell’intera città di Saronno una “sostenitrice” dell’approvazione del DDL Zan. Con conseguenze concrete, fortunatamente, pressoché nulle, ma forte valore simbolico.
La moderazione della maggioranza si va sciogliendo come nebbia al sole primaverile. E di passaggio ci poniamo il seguente quesito: ma ci sono cattolici con la schiena dritta nell’amministrazione cittadina?”
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