Chiude l’ambulatorio Covid di via Monte Generoso, in futuro potrà essere centro vaccinale
Aperto il 10 dicembre scorso sarà operativo per l'ultima volta il 9 giugno. Il racconto dei medici che ci hanno lavorato
C’è soddisfazione ma anche un pizzico di nostalgia nelle parole di chi, per 6 mesi, ha lavorato nel centro territoriale Covid di Ats Insubria che dal 9 giugno sarà chiuso: « È stato un luogo che non c’era e che si è rivelato molto utile – commenta la dottoressa Laura Inì medico delle Usca – un raccordo con la medicina del territorio da una parte e l’ospedale dall’altro. Abbiamo avuto l’opportunità di intervenire più appropriata sui pazienti, inviando in ospedale solo i casi che effettivamente avevano quadri compromessi».
Una grande esperienza professionale e umana anche per il dottor Victor Lanza che, in quella tensostruttura, ha trascorso settimane e mesi interi, con il freddo d’inverno e con il caldo di queste ultime settimane: « Una bella collaborazione per un servizio che si è fatto via via più efficiente e puntuale. Abbiamo maturato un’esperienza approfondita su una patologia nuova per tutti. Un bagaglio di conoscenze prezioso. I medici di medicina generale ci segnalavano i pazienti e noi facevamo una visita approfondita: condividevamo il percorso con i loro curanti e li monitoravamo. Se la terapia stentava a dare effetti, li convocavamo un’altra volta. All’inizio erano soprattutto anziani ma poi, con la campagna vaccinale, sono arrivati anche giovani e qualche caso pediatrico».
Martedì prossimo sarà l’ultimo giorno operativo per l’ambulatorio aperto il 10 dicembre scorso nel giardino di Ats Insubria grazie alla disponibilità del Comitato varesino di Croce Rossa che ha messo a disposizione logistica, attrezzature e personale: « Per tutta la situazione pandemica Croce Rossa è stata presente – ricorda il Presidente Angelo Bianchi – prima con i tamponi in via Rossi, poi abbiamo aperto la nostra sede per i sierologici in estate, quindi abbiamo allestito questo piccolo ospedale da campo. Abbiamo anche stretto un accordo con l’Università dell’Insubria per riconoscere tirocini a studenti di medicina e di scienze infermieristiche dell’ultimo anno, inserendoli nelle equipe dell’ambulatorio. Ora chiudiamo questa esperienza ma non smontiamo il tendone che potrà sempre servire un domani».
L’idea, come spiega il direttore sanitario di Ats Insubria Giuseppe Catanoso, non vuole essere quella di una nuova stagione pandemica ma, magari, di un centro vaccinale, fulcro della campagna dei richiami autunnali che vedranno protagonisti medici di base, farmacie e strutture piccole e snelle di realtà sanitarie. E l’ambulatorio di via Monte Generoso potrebbe fare la sua parte con una capacità di un migliaio di vaccini al giorno.
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