Città metropolitana Milano: “Un bilancio di fine mandato che guarda al futuro”
Presentato il documento che riassume gli ultimi cinque anni di attività dell'ente. Il vicesindaco Censi: "Ci sono temi di valore sovra comunale che chiedono risposte sovra comunali"
«La Città metropolitana è un ente più snello, più agile, anche se permangono le incertezze su compiti e funzioni». È quello che è emerso nella giornata di giovedì 24 giugno, quando è stato presentato il bilancio di fine mandato della Città Metropolitana di Milano. «Questo bilancio – si legge nella presentazione – attraverso il racconto dei progetti realizzati e in corso di realizzazione durante il mandato amministrativo 2016-2021 e l’anticipazione di alcune idee per il futuro, ha l’obiettivo di avvicinare l’istituzione CMM ai cittadini, alle forze economiche e sociali e a tutti i soggetti che operano sul territorio, per definire un progetto di sviluppo condiviso e sostenibile capace di rispondere alle nuove domande di una realtà in continua evoluzione».
Durante la presentazione, a cui ha partecipato anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è emerso che «permangono i problemi legati al bilancio e all’approvvigionamento di risorse finanziare. Nel corso dei cinque anni trascorsi sono stati approvati i grandi strumenti di pianificazione generale (attraverso modalità partecipate che hanno coinvolto i Comuni e i diversi portatori di interesse in una modalità di lavoro condivisa) che fanno da cornice a tutta una serie di interventi, e non solo da parte della Città metropolitana: parlo del Piano strategico, del Piano del Territorio e del Piano della mobilità sostenibile. E proprio utilizzando il parametro della sostenibilità come guida (come pietra angolare in riferimento agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile) per il governo metropolitano sono state messe in campo tutta una serie di azioni e di progetti a sostegno della sostenibilità socio economica, territoriale ambientale e politico amministrativa. Un ente dunque “al servizio” del territorio».
Anche Arianna Censi, vice sindaco di Città Metropolitana Milano spiega che sono stati «cinque anni faticosi, certo, ma se tornassi indietro lo rifarei. Credo che la strada sia quella giusta: ci sono temi di valore sovra comunale che chiedono risposte sovra comunali: penso ai trasporti, all’ambiente, alla mobilità, alla pianificazione del territorio. Sono certa che alla fine, quando si dovrà per forza di cose ricomporre un quadro razionale delle funzioni, e delle risorse, non si potrà non riconoscere alla Città metropolitana il ruolo che le spetta».
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