Il depuratore di Cantello sorvegliato speciale, pronto il piano per riqualificarlo
Alfa ha spiegato come intende intervenire per fermare il forte inquinamento rilevato in questi giorni: 4 milioni di euro per migliorare l'impianto e benefici entro i primi mesi del 2022
Un depuratore fuori norma. Nessuno lo nega: lo dicono i dati, lo dicono i fatti. Ma la situazione è monitorata e soprattutto è in miglioramento. Alfa spiega così quello che sta accadendo in questi giorni a Cantello e che sta preoccupando i cittadini e l’amministrazione del paese. Le acque che si riversano nel Torrente Lanza sono grigiastre e l’odore che emanano è nauseabondo.
Una progressione preoccupante di un fenomeno non nuovo che ha spinto il sindaco di Cantello Chiara Catella a convocare un tavolo tecnico urgente per un confronto tra tutti i soggetti coinvolti. Prima fra tutti Alfa srl, la società che gestisce il servizio idrico integrato in Provincia di Varese. La situazione è stata monitorata con attenzione e oggi, in una conferenza stampa, sono stati illustrati i passaggi che verranno messi in atto per risolvere una situazione piuttosto complessa.
«La base di partenza è che abbiamo ereditato un impianto che aveva da tempo, almeno un decennio, problemi strutturali – ha spiegato il presidente di Alfa Paolo Mazzucchelli – Noi siamo subentrati a Prealpi Servizi, che lo aveva in gestione, a novembre del 2020 e la situazione era già compromessa da tempo. La pagella di Arpa era inequivocabile: l’impianto è obsoleto e sottostimato».
Le ragioni le ha esposte l’ingegnere Fabio Bandera, responsabile della Conduzione (nella foto qui sotto insieme al presidente Mazzucchelli e all’ingegnere Annalisa Berni responsabile della Depurazione): «L’impianto è dimensionato per 5.000 abitanti equivalenti ma il carico attuale è pari a 5.939 abitanti equivalenti. A questo va ad aggiungersi il fatto che l’utilizzo dell’acqua in estate e durante i weekend aumenta notevolmente, caricando ancora di più il depuratore che era già vicino a toccare il codice di infrazione europea».
A questo punto è scattato il piano di intervento di Alfa che prevede diversi passaggi: «La gestione dei fanghi con l’incremento degli smaltimenti per garantire il miglioramento della qualità dello scarico – ha detto ancora Bandera – e la gestione dei reagenti con l’ottimizzazione del dosaggio del disinfettante e l’introduzione del cloruro ferrico per abbattere il fosforo e per favorire la sedimentazione dei fanghi ed il miglioramento dello scarico. Se in questi giorni l’acqua apparirà un po’ più torbida è solo perché i batteri, che dovrebbero sedimentare, finiscono in parte nel flusso che si immette nel Lanza. La situazione è sotto il controllo dei nostri tecnici sette giorni su sette. Siamo ancora lontani dal risolvere la questione ma ci stiamo avvicinando».
Il piano è tracciato dicono da Alfa e prevede un investimento di oltre 4 milioni di euro per il depuratore di Cantello: «Per quanto riguarda l’impianto di Cantello abbiamo previsto l’inizio della progettazione per ottobre 2021, i primi benefici arriveranno nel secondo semestre 2022. Verranno costruire nuove sezioni e acquistati nuovi macchinari da inserire a impianto funzionante».
Abbandonata invece l’idea di un collegamento con l’impianto Pravaccio a Varese, che necessita a sua volta di un intervento radicale e profondo per il quale Alfa intende investire circa 10 milioni di euro.
Nel frattempo Alfa terrà sotto stretto controllo il depuratore di Cantello con un monitoraggio delle acque scaricate, della concentrazione di ossigeno e della concentrazione dei fanghi; oltre a fare manutenzione straordinaria con interventi di pulizia e disinfezione della vasca iniziale, dello scarico sedimentatore finale e l’installazione di lamiera paraschiuma per limitare lo sversamento di rifiuti solidi.
I tempi non saranno lunghi per vedere un miglioramento sensibile. Tuttavia quello di Cantello non è l’unico impianto che ha bisogno di interventi radicali: «Il piano industriale di Alfa prevede un investimento di ben 59 milioni di euro che serviranno a migliorare il servizio di depurazione di tutta la provincia entro il 2025 – ha concluso Mazzucchelli – e risolvere così tutte le infrazioni. È il nostro lavoro e lo facciamo con passione, ma lo dobbiamo soprattutto all’ambiente e all’amore per la “casa” nella quale viviamo»
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