Fatture false ma senza metodo mafioso, 4 anni per l’ex-consigliere di Busto Arsizio Paolo Efrem

Con lui condannati anche Daniele Frustillo (4 anni) e Giuseppe Lillo (9 mesi) mentre sono stati assolti Vincenzo e Raffaele Rispoli. Atti inviati al pm per concorso esterno in associazione mafiosa

paolo efrem

Si è concluso con le condanne di Paolo Efrem, Daniele Frustillo e Giuseppe Lillo e le assoluzioni di Vincenzo e Raffaele Rispoli il processo sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta all’interno dell’azienda di smaltimento rifiuti Smr Ecologia di Matteo Molinari, grande accusatore che ha portato in carcere i cinque odierni imputati.

Il collegio giudicante del Tribunale di Como ha condannato a 4 anni di reclusione l’ex-consigliere comunale di Busto Arsizio, accusato di aver emesso false fatture per prestazioni mai eseguite nei confronti della Smr Ecologia di Matteo Molinari, azienda che si occupava di smaltimento di rifiuti speciali all’interno di alcuni capannoni in località La Guzza, nei pressi della città lariana.

Quattro anni anche per Daniele Frustillo, il calabrese residente a Busto Arsizio che faceva da procacciatore di clienti (senza averne i titoli) per la Smr Ecologia. I giudici lo hanno ritenuto responsabile del reato di emissione di fatture false come per Efrem ma non hanno ritenuto sufficienti gli elementi per contestare il reato di estorsione a favore della locale di ‘ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo. Questa condanna si aggiunge a quella già emessa per quanto riguarda un altro processo relativo alle infiltrazioni ndranghetistiche nell’azienda del bustocco.

Assolti, invece, Vincenzo Rispoli (capo indiscusso della locale di ‘ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo) e il fratello Raffaele Rispoli. Per loro il pm Silvia Bonardi aveva chiesto rispettivamente 9 anni e 8 mesi e 4 anni. Infine è stato condannato a 9 mesi Giuseppe Lillo, compagno della figlia di Vincenzo Rispoli, con riqualificazione del reato in esercizio arbitrario delle proprie ragioni.

I giudici non hanno creduto pienamente alla collaborazione di Matteo Molinari. L’imprenditore di Busto Arsizio era, infatti, il testimone chiave dell’intera indagine che aveva portato all’arresto degli odierni imputati. Se da un lato la sentenza ha escluso il metodo mafioso, dall’altro i giudici hanno ritenuto per Efrem e Frustillo ma anche per Molinari il rinvio degli atti al pm per verificare se sia stato commesso il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.

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Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 08 Giugno 2021
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