La Lombardia raggiungerà l’immunità di comunità entro l’8 agosto
A quattro mesi dall'avvio della campagna vaccinale lombarda, è stato fatto il punto sui risultati che hanno permesso alla Lombardia di guardare al futuro senza angoscia
L’immunità di comunità in Lombardia verrà raggiunta il prossimo 8 agosto. I calcoli di Regione Lombardia prevedono che, nella prima decade agostana, 3 lombardi su 4 si saranno sottoposti almeno alla prima dose di vaccino mentre saranno 6,2 milioni i lombardi ( il 69,4%) che avranno completato l’iter con il richiamo. Il dato è calcolato sulla popolazione target, circa 9 milioni di residenti. Mentre, se guardiamo a tutti il lombardi, saremo al 62% per salire al 67% di fine agosto. Se si aggiungono gli oltre 840.000 cittadini, che hanno fatto il Covid, la copertura sarà raggiunta in assoluto.
Attualmente, la copertura, aggiornata al 15 di giugno, è del 58% del target che salirà ( considerando i ritmi attuali sino al 10 luglio e poi tra fine agosto e inizio settembre per completamento ciclo) al 74,6% l’8 agosto, mentre sono oggi 2.526.809 i vaccinati con entrambe le dosi ( 28%).
VACCINAZIONI PER I RAGAZZI
Da metà luglio, sino alla prima settimana di agosto, si intensificherà la campagna per i più giovani, 12-18 anni, per i quali si prevedono fino a 100.000 prenotazioni in più così da poter andare in vacanza con una dose e prevedere il richiamo tra fine agosto e inizio settembre, in tempo per l’apertura delle scuole.
FONTANA: “OGGI VEDIAMO I RISULTATI DELLA CAMPAGNA”
Il Presidente Attilio Fontana, insieme agli assessori Moratti e Foroni e al consulente straordinario Guido Bertolaso, ha fatto il punto della campagna avviata a metà febbraio con non poche difficoltà per poi decollare progressivamente da aprile, con l’avvio degli hub massivi: «Il 10 luglio raggiungeremo i 10 milioni di somministrazioni – ha dichiarato il Presidente Fontana – Vorrei oggi dire grazie a chi ha contribuito al risultato come Bertolaso, la vice presidente Moratti, tutto lo staff tecnico della DG Welfare, la Protezione civile, il personale tecnico amministrativo delle Asst e Ats. Grazie a medici, infermieri e volontari. Grazie anche ai nostri cittadini che hanno sempre accettato i vaccini consigliati nonostante le notizie confuse che arrivavano. Vediamo i risultati di questa campagna vaccinale: abbiamo una situazione finalmente positiva, con un tasso di incidenza sceso 15,6, quello dei ricoveri all’8% e in rianimazione al 7%. Dati che inducono a un cauto ottimismo. Proseguiamo su questa strada e insistiamo con chi non ha aderito. Il prossimo luglio avremo ulteriori aperture ma ribadisco l’invito a mantenere comportamenti corretti, soprattutto il distanziamento, davanti a un virus che continua a circolare. Oggi possiamo affrontare il domani senza angoscia ma sempre mantenendo comportamenti corretti».
PER LA CAMPAGNA AUTUNNALE NON CI SARANNO PIU’ GLI HUB MASSIVI
Dopo cinque mesi di campagna, con oltre 400.000 volontari coinvolti per permettere alla complessa macchina di funzionare, la Lombardia punta all’obiettivo che sarà quello di raggiungere tutta la popolazione target prima dell’inizio della scuola. Dopo verranno smantellati i centri massivi perchè l’eventuale terzo richiamo, quando e se sarà necessario, verrà condotto in centri minori con il coinvolgimento dei medici di medicina generale, delle farmacie e delle aziende, assicurando ugualmente sicurezza ma liberando il personale ospedaliero che deve rientrare in corsia.
I PIANI DI BREVE E LUNGO TERMINE PER IL CONTRASTO DELLE MALATTIE
«La Lombardia sta pianificando la sua azione con obiettivi a breve e a medio/lungo periodo – ha spiegato la vicepresidente Letizia Moratti – nel breve periodo vogliamo avviare il sequenziamento di tutti i tamponi positivi. Attualmente abbiamo 15 laboratori operativi, altri 3 inizieranno a operare a breve e altri 12 sono in fase autorizzazione. Attualmente riusciamo ad analizzare il 25% dei tamponi ma, a regime, riusciremo a sequenziarne il 100%, così da garantire l’individuazione di tutte le varianti presenti. Oggi sappiamo che il 68% del virus presente in Lombardia appartiene al ceppo cosiddetto inglese, l’1,7% a quello indiano, l’1,1% a quello brasiliano e lo 0,3% quello sudafricano. Una volta attiva la rete dei laboratori potremo avere un servizio di vigilanza puntuale. Nelle scuole utilizzeremo i test salivari la cui sperimentazione nei mesi scorsi ha dato risultati soddisfacenti.
Nel lungo periodo, invece, lavoreremo per aprire il Centro delle Malattie infettive che avrà il compito di studiare i meccanismi di nuove malattie, tracciare virus in circolazione, elaborare dati e studiare diagnosi e terapie di nuove malattie».
BERTOLASO: “NON SONO RIUSCITO A VACCINARE TUTTI ENTRO FINE GIUGNO”
Guido Bertolaso ha infine snocciolato i dati di una campagna che colloca la Lombardia nettamente al comando per numero di inoculazioni giornaliere : « Non sono riuscito a mantenere l’impegno di vaccinare tutti entro fine giugno – ha esordito il consulente particolare – a causa della minor disponibilità di vaccini rispetto ai contratti sottoscritti in Europa. Oggi, però, abbiamo tutti i target posti dalla struttura commissariale raggiunti, a partire dalle fasce di popolazioni più a rischio come gli over 80 che sono stati coinvolti nella quasi totalità. Se guardiamo anche alle altre fasce di popolazione, i risultati ci sono, perchè dobbiamo anche considerare chi ha sviluppato la malattia e si è negativizzato in tempi recenti. Un po’ a rilento, procede il coinvolgimento dei più giovani ed è per questo che abbiamo previsto delle finestre dedicate: immaginiamo che oggi ci sia un po’ di diffidenza davanti alle notizia della morte della ragazza in Liguria. Ci auguriamo, però, che questa ansia vada poi diminuendo e i ragazzi scelgano di vaccinarsi da fine luglio».
I dati dicono che quasi il 100% degli ultranovantenni è stato vaccinato, percentuale che scende al 96% tra gli over80 e all’88% per gli ultrasettantenni. I sessantenni vaccinati con entrambe le dosi sono il 36% a cui aggiungere il 48% che attende ancora il richiamo. Tra i cinquantenni la copertura attuale è del 75% con il 55% di prime dosi e del 20% già richiamato. Scende al 48% il totale dei quarantenni vaccinati con una o entrambe le dosi, al 37% tra i trentenni, al 25% tra i ventenni e al 5% per la fascia 12-19.
DAL 25 GIUGNO SARA’ POSSIBILE VARIARE LA DATA DEL RICHIAMO
Dal prossimo 25 giugno, Regione Lombardia permetterà di variare l’appuntamento per il richiamo utilizzando direttamente il portale di prenotazione: « Grazie a uno sforzo di Poste offriamo questa opportunità – ha spiegato Bertolaso – sarà possibile cambiare una sola volta, mantenendo una distanza di 7 giorni dall’appuntamento, ma solo per comprovati motivi. Mi auguro che se ne faccia un uso responsabile e oculato». Lo spostamento sarà possibile solo se ci sarà la disponibilità del centro vaccinale.
NON SARANNO RINVIATI I CITTADINI CON RICHIAMO MODERNA
Tra le notizie positive annunciate da Bertolaso anche l’arrivo di 160.000 dosi extra di vaccino Moderna che eviterà di spostare i richiami per 80.000 lombardi. L’ipotesi era emersa nel corso della riorganizzazione degli appuntamenti per gli under60 vaccinati con prima dose Astrazeneca e che, in questi giorni, si stanno presentando per il vaccino eterologo.
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