Il nuovo libro di Patrizia Emilitri racconta il “giallo” della provincia di Varese
Nel suo ultimo libro "Nient'altro che nebbia", l'autrice racconta le vicende di un piccolo paesino del Varesotto sconvolto dal ritrovamento del cadavere della giovanissima Nadia. Un viaggio nella realtà della provincia attraverso le storie dei suoi protagonisti
In una grigia mattina di novembre il paese di Perzeghetto Olona – poche migliaia di anime vicino al Lago Maggiore – deve affrontare il peggiore dei risvegli: il corpo senza vita della giovanissima Nadia Bignami viene ritrovato presso il lavatoio. Le indagini sono sin troppo semplici, perché l’ultima persona a vedere viva la vittima ha lasciato sul posto una traccia molto evidente: il suo zainetto, con tanto di portafoglio e documenti. È un altro giovane del paese, Andrea Costa, un ragazzo tranquillo, che studia e non ha mai dato preoccupazioni. Andrea non scappa, anzi, confessa lo spintone fatale. Ma perché i due si trovavano lì e cosa è successo realmente? Andrea non lo dice. E non lo dirà mai, andando incontro a un’inevitabile condanna.
È una storia dolente ma non disperata quella che Patrizia Emilitri, autrice della provincia di Varese, racconta nel suo ultimo libro “Nient’altro che nebbia“, pubblicato da Tea libri e disponibile in libreria da giovedì 3 giugno. Con un ritmo avvincente, attenzione per il dettaglio e forte partecipazione umana, la scrittrice conduce per mano il lettore a conoscere le vite degli abitanti di Perzeghetto: Nadia, Andrea, le madri, i padri, i fratelli e le sorelle, i vicini, i curiosi, le amiche, i maligni, i vecchi del bar. Il risultato è un affresco di vita di provincia, animato da un folto gruppo di personaggi che escono dalle sue pagine con i tratti inconfondibili dell’autenticità.
Patrizia Emilitri è nata in provincia di Varese, dove vive e lavora. Ha esordito con il volume di racconti “Il conto della serva”, con il quale ha vinto il Premio Chiara sezione inediti. Ha pubblicato in seguito diversi romanzi, tra i quali “La volta del bricolla” (2010), “Il testamento della maestra Elma” (2011), “La carezza leggera delle primule” (2014), “Come se l’amore potesse bastare” (2016), “La bambina che trovava le cose perdute” (2018) e “Ciò che è stato non si cambia” (scritto a quattro mani con Sergio Cova).
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