Maddalena Crippa racconta Etty Hillesum nel secondo appuntamento di Parola di Donna 2021

Splendida interpretazione nella serata di lunedì 31 maggio alla tensostruttura dei giardini Estensi

Maddalena Crippa su Etty Hillesum a parola di Donna

Torna Parola di Donna alla Tensostruttura dei Giardini Estensi e si rinnova il successo di pubblico che accompagna la rassegna teatrale e musicale sull’identità femminile sin dalla sua prima edizione, nel 2018.

Questa volta è stato lo spettacolo di Maddalena Crippa su Etty Hillesum, “Deve trattarsi di autentico amore per la vita”, a toccare nel vivo sensibilità e coscienza degli spettatori, lunedì 31 sera, con i brani tratti dai diari (in Italia, pubblicazione Adelphi) della giovane ebrea olandese che morì ad Auschwitz il 30 novembre 1943.

Pagine luminosissime, che Maddalena Crippa ha interpretato con intensità e forza, come era proprio della drammatica e vigorosa speranza di una ragazza di 29 anni, che nelle sofferenze del campo di concentramento nazista ancora riusciva a guardare alla vita come continua rigogliosa possibilità, sempre riaffiorante dalle tragedie dell’esistenza umana.

Lo spettacolo ha saputo testimoniare come nella visione e nel vissuto di Etty la guerra e l’odio – non importa con quali forme e uniformi si siano manifestati nella storia – possano essere vinti per una sola via: con l’amore, costruendo la pace dentro se stessi. Etty Hillesum auspicava che il sacrificio di milioni di ebrei lasciasse almeno in eredità un mondo migliore, ‘un nuovo senso delle cose’, cosicché chi fosse venuto dopo non dovesse ricominciare tutto daccapo.

Un testamento rimasto naturalmente inascoltato, a cui Maddalena Crippa ha dato potente voce e vigoroso corpo, dentro la suggestione delle musiche di accompagnamento del maestro Gianmario Conti. Parole con cui Etty intendeva mettere piccoli mattoni per un mondo migliore: cambiare il mondo d’un tratto è difficile da immaginarsi, ma il miglioramento inizia nelle azioni che ciascuno di noi può fare di ogni giorno.

Perché c’è la guerra?”, si chiedeva la Hillesum, innestando nel quotidiano la riflessione sul dolore del mondo: «Forse perché ogni tanto ho l’inclinazione a trattare in malo modo il prossimo. Perché io e il mio vicino e noi tutti non abbiamo abbastanza amore nel profondo, eppure possiamo sconfiggere la guerra e persino tutte le sue escrescenze interiori, ogni giorno, ogni istante, sprigionando l’amore che abbiamo dentro. Dobbiamo costruire la pace del mondo in noi stessi».

E pur fuori dalla ferocia nazista di allora, odio e guerra non sono oggi né superati né sconfitti e il messaggio di Etty ritorna attualissimo, irradiando una grande forza morale, ispirata ai valori della solidarietà, dei diritti umani e della reciproca comprensione, in nome di un indistruttibile e gioioso amore per la vita. Come gli spettatori hanno potuto sentire con la mente e col cuore, ricambiando gli interpreti con lunghi e partecipi applausi.

Terzo appuntamento a brevissimo termine: mercoledì 2 giugno in 2 edizioni, alle 17.30 e alle 19.30. Stavolta presso il Salone Estense, verrà presentato lo spettacolo Gioco di dama – Marinella Pirelli, la pittrice con la cinepresa: mix di letture e proiezioni a cura di Pietro Pirelli, con la partecipazione del critico d’arte Flaminio Gualdoni, che in un recente libro ha tracciato la biografia dell’artista veneta trapiantata a Varese, sperimentatrice del linguaggio visivo tra disegno, pittura, cinema sperimentale, light art, innovatrice antesignana di installazioni, interattività, spazi immersivi e multisensoriali.

L’ingresso è libero ma la prenotazione è obbligatoria a: paroladidonnavarese@gmail.com

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Pubblicato il 01 Giugno 2021
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