Meno consumo di suolo e più orti urbani: le proposte di Officina di Cura Urbana
La lista della sinistra ambientalista e dei diritti torna in piazza domenica per raccontare le idee su ambiente e qualità del vivere
Più orti urbani, meno consumo di suolo, più alberi in grado di “mangiare” CO2 e un piano per la riduzione dei rifiuti che accompagni lo spegnimento dell’inceneritore Accam: sono alcune delle idee che Officina di Cura Urbana – la lista della sinistra ambientalista e dei diritti – porta in piazza Libertà a Gallarate, domenica 27 giugno dalle 10 alle ore 12.
«Dopo i temi della socialità, dei diritti civili e del diritto alla salute (con il rafforzamento dell’ospedale esistente e la Casa della salute per la medicina territoriale), affronteremo il tema della tutela ambientale. Perché senza difesa dell’ambiente, non c’è possibile futuro. Anche a livello locale è necessario compiere scelte a tutela dell’ambiente e quindi per una città più sana e vivibile».
Cosa significa l’agire a livello locale?
Officina di Cura Urbana – che la “ala sinistra” della coalizione che sostiene Margherita Silvestrini come candidata sindaca – indica una serie di punti.
Lo “stop al consumo di suolo”, che viene ricollegato (nella polemica politica) allo stop al “Pgt dei favori e delle tangenti”, con riferimento alla Variante con cui l’amministrazione Cassani intendeva intervenire sul Pgt modificato dal centrosinistra nel 2015 (la Variante è stata poi appunto ritirata perché inquinata dalle manovre emerse con l’indagine Mensa dei Poveri).
C’è poi il tema della mobilità sostenibile: «piste ciclabili, marciapiedi senza barriere», ma anche «colonnine di ricarica per auto elettriche, car sharing». E su un fronte puramente cittadino le «zone scolastiche chiuse al traffico agli ingressi e uscite dei bambini» (avviata nel quartiere di Sciarè grazie alla mobilitazione delle famiglie).
Altri punti sono la riqualificazione energetica degli immobili comunali e il “piano di rimozione dell’amianto negli edifici privati” (operazione complessa). Officina di Cura Urbana chiede poi «piantumazioni con alberi che assorbono più CO2» e «manutenzione degli alberi esistenti per evitare successivi abbattimenti», oltre a una rinnovata spinta per nuovi orti urbani e scolastici.
Infine non poteva mancare il tema rifiuti, collegato anche all’eterna questione dell’inceneritore Accam di Borsano, di cui Gallarate è socia: Officina di Cura Urbana punta alla «riduzione dei rifiuti e incremento raccolta differenziata, a partire dal Comune e dalle mense scolastiche», da associare agli incentivi «a gruppi di acquisto, a negozi che vendono prodotti sfusi, a produttori locali che rispettano ambiente e qualità di vita degli animali allevati, a negozi che vendonoprodotti locali».
E con la riduzione dei rifiuti, viene appunto riproposto l’obiettivo dello «spegnimento dell’inceneritore», che da anni va avanti tra difficoltà economiche.
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