Novitá letteraria: la chirurgia plastica incontra il thriller

È uscita da poco la seconda edizione de “Il Chirurgo Plastico”, romanzo di Pasquale Saggese e di Paolo Montemurro

Libro Montemurro

Tra i tanti scenari e tra le tante contaminazioni che hanno interessato i romanzi gialli, non sono certo mancate le sale operatorie. Il mondo della chirurgia ha affascinato e offerto spunti a chi per mestiere o passione scrive storie su assassini, omicidi e sordide trame correlate. Se l’ambiente ospedaliero è stato assimilato dalla letteratura gialla e noir, la chirurgia plastica è però spesso sfuggita alle sue losche narrazioni e alla fantasia degli autori. È uscita da poco la seconda edizione de “Il Chirurgo Plastico”, romanzo di Pasquale Saggese e di Paolo Montemurro, che come il titolo lascia intendere, si ripromette di colmare questa mancanza.

In questo romanzo le pazienti del Dottor Paolo Cini, un noto chirurgo plastico italiano stabilitosi a Stoccolma, iniziano ad essere rapite, torturate e uccise da uno psicopatico. Ben presto, il serial killer viene soprannominato dalla polizia “il chirurgo plastico” a causa delle efferatezze a cui sottopone le sue vittime, riconducibili a interventi di chirurgia estetica. L’indagine finisce nelle mani dell’ispettore Påske Klockberg, poliziotto trasandato e violento con una carriera da medico abbandonata prima di entrare in forza alla polizia svedese. I sospetti ricadranno sul vero chirurgo plastico, la cui vita verrà sconvolta fino all’epilogo finale in un susseguirsi di eventi rocamboleschi.

Dottor Montemurro, com’è nata l’idea de “Il Chirurgo Plastico?”

Nasce sicuramente dall’unione tra due mie grandi passioni. Grazie alla prima si sono realizzato come professionista: similmente a Paolo Cini, uno dei due personaggi principali del romanzo, esercito come chirurgo plastico a Stoccolma. L’altra mia passione è la lettura, in particolare di thriller. Immagino quindi sia stato naturale giungere a unire la mia realtà col mondo fantastico in cui spesso evado. Sopra ogni altra cosa, mi intrigava l’idea che con un bisturi possa certamente rendere più bella una donna. Ma in mani sbagliate, anche sfregiarla. La differenza tra bellezza e orrore corre sul filo di una lama, è proprio il caso di dirlo!

Quando è nata l’idea?

In un’estate di qualche anno fa, ero sotto l’ombrellone con in mano il solito libro giallo. L’idea é emersa quasi senza che me ne accorgessi! Con ogni probabilità era già lì, pronta a uscire da tempo, in attesa che sgomberassi la mente dai miei tanti impegni lavorativi. Il tempo di afferrarla e ho subito sentito Pasquale, il mio amico di sempre nonché scrittore a tempo perso con all’attivo già un paio di pubblicazioni. È stato sufficiente spiegargli a grandi linee cosa mi fosse venuto in mente che già dopo pochi giorni aveva partorito il soggetto completo del romanzo.

Dottor Saggese, poi cos’è successo?

Ho raccolto di buon grado la proposta di Paolo. Innanzitutto, la chirurgia plastica sta prendendo sempre più piede ed è un argomento capace di destare curiosità e interesse, oggi più di ieri. Poi l’ambientazione inedita mi stuzzicava ed ero confortato dal fatto di potermi ben documentare a riguardo. Una delle sfide più grandi per gli scrittori è riportare la realtà in modo realistico e Paolo mi avrebbe dato tutti i ragguagli del caso. Avrei dovuto inventarmi poco e comunque anche questi aspetti sarebbero passati al vaglio del mio amico. Per gli stessi motivi, ho assecondato il suo desiderio di far ruotare la storia attorno alla figura di un chirurgo plastico italiano in Svezia: non avrei dovuto inventarmi ex novo un personaggio, dato che il dottor Cini è l’alter ego di Paolo Montemurro, e neppure le ambientazioni. A tal proposito, ho trascorso tre giorni a Stoccolma, girandola e scegliendo con cura le location del racconto. Grazie a Paolo, ho anche potuto assistere ad alcuni interventi chirurgici, esperienza questa che è stata di vitale importanza per riportare sulla carta in modo credibile la vita di un chirurgo plastico.

Una volta pronto, il libro è stato proposto a varie case editrici e, infine, pubblicato da “Edizioni la Gru”. Dopo qualche tempo, raccolte molte soddisfazioni da questa prima edizione, abbiamo deciso di affrancarci di comune accordo con l’editore e di produrne una seconda, più fedele alla prima scrittura e con un finale rivisto.

Dottor Montemurro, dove finisce la finzione e inizia la realtà?

In effetti, come Pasquale ha sottolineato, molto del personaggio di Paolo Cini è stato ispirato da me e dal mio lavoro. Sorvolando sulle ovvietà e su alcuni aspetti caratteriali che non mi appartengono, la principale differenza è che lui lavora e vive a Stoccolma mentre io mi divido tra la Svezia e Italia, dove collaboro presso una clinica privata a Varese, la mia città. Non è detto comunque che, a breve, anche il mio alter ego non possa fare lo stesso: Pasquale e io abbiamo in mente di scrivere un sequel de “il Chirurgo Plastico”, che riprenda la storia da dove si è conclusa nel primo capitolo.

In ultimo, dottor Saggese, ci dica qualcosa di più su di voi che siete gli autori

Io sono fisioterapista e biologo. Oltre a “il Chirurgo Plastico”, ho pubblicato un saggio (All’Ombra dei Falsi Mostri – Criptozoologia, Tradizioni Popolari e Scoop Giornalistici, Ananke Edizioni) e un altro thriller (Parthenope, Watson Edizioni).

Paolo Montemurro, come già sapete, è medico specialista in chirurgia plastica ed è alla sua prima fatica letteraria, giunta però alla seconda edizione.

Paolo e io siamo accomunati da un’amicizia trentennale e dal comune impegno lavorativo nel campo della bellezza femminile.

In attesa del secondo episodio, chi volesse appassionarsi alle vicende narrate ne “il Chirurgo Plastico” può acquistarlo online, in formato cartaceo, cliccando su uno di questi link:

http://ilchirurgoplastico.vidra.shop

https://www.facebook.com/ilchirurgoplastico

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Pubblicato il 21 Giugno 2021
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