Saltrio, il centro sportivo con piscina non riapre e diventa un caso politico

Il gruppo Saltrio Nuova addossa all'ex sindaco la responsabilità della mancata riapertura: "L'ennesima dimostrazione dell'incapacità dell'amministrazione uscente di affrontare i problemi"

Saltrio - Centro sportivo e piscina

Questa mattina una delegazione del gruppo Saltrio Nuova che fino alla caduta dell’amministrazione sedeva tra i banchi della minoranza, ha incontrato il commissario prefettizio Giuseppe Carollo che dal 26 marzo scorso garantisce l’ordinaria amministrazione del Comune, dopo lo scioglimento del Consiglio comunale.

L’argomento dell’incontro è stata la situazione del centro sportivo comunale con piscina.

«Abbiamo appreso con sgomento e grande dispiacere che il centro sportivo di Saltrio non riaprirà dopo la chiusura dovuta al Covid – spiega Giuseppe Leto Barone a nome del gruppo – Si tratta di un brutto colpo per il tessuto imprenditoriale del paese, per i lavoratori e anche per i nostri cittadini. Dispiace farlo notare, ma questa è l’ennesima dimostrazione dell’incapacità dell’amministrazione uscente di affrontare i problemi: il gestore, società con esperienza che gestisce efficacemente molti altri impianti del territorio, afferma infatti che fin dal marzo 2020 ha provato a intavolare un confronto con il Comune al fine di trovare misure di equilibrio gestionale, ma dal municipio nulla è stato concretizzato».

Secondo Saltrio Nuova, dietro alla mancata riapertura c’è una difficile situazione economica: «L’inerzia della precedente amministratore ha lasciato una situazione estremamente seria sia in termini sostenibilità economica che in termini di manutenzione della vasca esterna. Abbiamo tuttavia avanzato alcune proposte concrete, che il commissario si è riservato di valutare. Ci siamo inoltre messi a disposizione, per ora come semplici cittadini, affinché anche con una nostra mediazione si arrivi non solo alla salvaguardia dell’impianto ma anche, se possibile, alla parziale apertura estiva».

Anche l’ex vicesindaco Giuseppe Franzi, tra i dimissionari che hanno portato alla crisi, non risparmia critiche all’ex sindaco: «Conoscevo la situazione e più volte nei mesi scorsi ho provato a mettere attorno a un tavolo il gestore e l’ex sindaco – dice Franzi – Le soluzioni si potevano trovare, ma purtroppo da parte di Zanuso c’è stato il più totale disinteresse per il problema. Non so se per sua incapacità di risolverlo o se per cattiva volontà, ma l’epilogo era noto e purtroppo anche accettato».

«Stando così le cose si confermano le ragioni che ci hanno portato alle dimissioni e che hanno poi fatto cadere una Giunta inadeguata e inconcludente – aggiungono gli esponenti di Saltrio Nuova – Ci racconteranno che in due mesi, se non fossero andati a casa, avrebbero risolto i problemi che non sono stati capaci di risolvere in 5 anni, ma questa volta è il gestore stesso che li smentisce: se anche si fosse trovato un accordo nella primavera del 2021, afferma la nota diffusa, “era tardi per la preparazione della stagione”.»

«Fatti i conti con un passato infelice, il nostro compito è però guardare al futuro. La piscina è un bene importante per Saltrio, che abbiamo finanziato con i soldi dei cittadini e che deve essere messo in condizione di lavorare. Il nostro impegno nel programma di Saltrio Nuova 2021 sarà proprio quello di tornare a una gestione stabile e redditizia, che venga incontro ai bisogni della cittadinanza e che allo stesso tempo tuteli l’occupazione e la professionalità degli operatori. Facciamo una promessa: faremo di tutto per riaprire l’impianto il prima possibile e per farlo attiveremo ogni strumento di legge».

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Pubblicato il 15 Giugno 2021
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