Sarah Maestri, mamma single, racconta nella sua tesi l’adozione internazionale della figlia
L’attrice e produttrice cinematografica di Luino spiegherà durante l'esame di laurea la sua esperienza alle prese coi tempi e trafile burocratiche. La discussione lunedì: un “weekend prima degli esami" fitto di impegni
Una mamma single riuscita ad adottare la sua bambina dopo una lunga attesa legata ai tempi e ai particolari passaggi burocratici fra le autorità di due Paesi.
Ma alla fine Sarah Maestri, attrice quarantenne di Luino che 15 anni fa il pubblico del grande schermo imparò a conoscere con «Notte prima degli esami» ce l’ha fatta, e racconterà la sua storia lunedì prossimo quando diventerà dottoressa in Scienze della comunicazione all’Insubria: la tesi che discuterà è proprio incentrata sull’adozione internazionale da parte di un single.
Una procedura che Sarah ha imparato a conoscere sulla sua pelle dopo aver incontrato Alesia nel 2012, quando quella dolce bimba di 8 anni senza nessuno era ospitata da un istituto per bimbi soli e arrivò in Italia in uno dei tanti progetti legati ai bambini di Chernobyl: la possibilità per tre mesi di ospitare piccoli provenienti dalle zone colpite dal fall-out nucleare.
Si innesca un periodo di grandi affetti e partono i primi passaggi che portano, dopo una lunga ed estenuante attesa fino all’estate 2018 quando Sarah e Alisa diventano madre e figlia (nella foto sotto, il 24 agosto 2018 davanti al tribunale di Vitebsk dopo il consenso del giudice all’adozione). Un percorso che l’ha vista passare un periodo in Bielorussia dove ha insegnato recitazione e girato un documentario che le valse «L’airone d’oro» per l’impegno umanitario.
Tutti questi passaggi, nel dettaglio, sono raccontati nella tesi di laurea (relatrice professoressa Paola Biavaschi) che verrà discussa lunedì prossimo dove l’attrice fa riferimento al senso della legge del 1983 che consente l’adozione internazionale anche da single: l’interesse del bambino prima di tutto, davanti a tutto.
«Anche e soprattutto agli interessi degli adulti. Non esiste, un “diritto” degli adulti all’adozione, coppia o singoli che siano, così come non esiste un diritto al figlio. Piuttosto esiste il diritto dei minori senza famiglia a trovarne una idonea a ciascuno di loro. E’ il superiore interesse del bambino quello di avere al suo fianco – essendocene le condizioni – una madre e un padre, con la loro preziosa complementarietà senza precludere ai singoli di accogliere minori in difficoltà, attraverso l’adozione in casi particolari o l’affido», spiega la mamma di Alisa, che la sua “notte prima degli esami“ la sta passando in realtà fra Laveno Mombello e Luino dove ha curato il progetto “Cinemando. Educazione, Cittadinanza e Costituzione” che ha vinto un bando del Miur e ha visto coinvolte dodici classi del Liceo Vittorio Sereni di Luino e di Laveno Mombello, oltre agli studenti dell’Agenzia Formativa di Luino.
Sarah Maestri, che è componente del comitato di indirizzo strategico del fondo a contrasto della povertà educativa in rappresentanza del MIUR e membro della commissione centrale di beneficenza di fondazione Cariplo, ha affrontato il periodo di preparazione e stesura della tesi combattendo contro il Covid, che le ha procurato non pochi problemi di salute.
«Ma alla fine ce l’ho fatta, l’unico rammarico riguarda l’impossibilità di discutere dal vivo la mia tesi di laurea», spiega al telefono.
«Lo farò da casa, e come pubblico avrò i miei parenti più stretti, e naturalmente mia figlia»
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