Un libro fotografico per raccontare il 95° Corso Allievi Ufficiali di Complemento della Scuola Militare Alpina

Francesco Miseo presenta il libro fotografico e racconta la nascita di questa testimonianza preziosa sull'esperienza del servizio militare

libro fotografico del 95° corso Allievi Ufficiali della Scuola Militare Alpina di Aosta

Ricostruire, in immagini, il periodo del duro addestramento passato presso la SMALP (Scuola Militare Alpina) di Aosta è quanto sono riusciti a fare alcuni ufficiali del 95° corso AUC (Allievi Ufficiali di Complemento), grazie all’impegno di alcuni di loro: Carlo Gulin, fotografo professionista ed internauta, Stefano Reolon, impagabile organizzatore e Renato Ferraris per i testi.

L’iniziativa, resa possibile grazie al reperimento di migliaia di immagini e documenti, attraverso i mezzi di comunicazione messi a disposizione dalle moderne tecnologie, un gruppo Facebook, creato da Claudio Ciola, un sito internet ( https://www.95auc.eu/wp/ ) e il gruppo WhatsApp, amministrato da Giuseppe Campagnaro.

L’idea di un libro sul Servizio Militare nasce essenzialmente da un’esigenza condivisa e da sentimenti reciproci nati più di quarant’anni or sono, in un periodo nebuloso in cui imperavano le notizie di attentati volti a destabilizzare lo Stato. A vent’anni o poco più non si aveva idea della Coscienza Nazionale e si era “in gamba” se il Servizio Militare lo si riusciva a scansare.

La scelta di affrontare il Corso Ufficiali di Complemento non fu dettata da alcuna ideologia politica; i motivi furono diversi per ognuno di noi. Chi voleva gratificare la propria Laurea con un più dignitoso trattamento, chi cercava l’avventura, chi necessitava di uno stipendio. Affrontando le selezioni e i successivi durissimi mesi di addestramento con la prospettiva di una Naja di 15 mesi anziché dodici.

L’arrivo in un giorno primaverile piovoso, il 23 Aprile, ad Aosta, sceso dal treno all’imbrunire, bisogna chiedere informazioni: “scusi la caserma Cesare Battisti?”, sballottato a destra e sinistra la città dette l’impressione di essere particolarmente vasta. Giunto finalmente presso la Caserma Cesare Battisti, l’impressione era di un luogo abbastanza cupo. Poco dopo i cori dei “Padri” in mensa: “pensa alla stecca, pensa alla stecca e non banfar!!!”.

Lo smarrimento, il disorientamento dei primi giorni, i primi addestramenti formali, ancora in abiti borghesi,
le urla del Sotto Tenente istruttore: “Lei si presenti, di corsa infondo al vasto cortile, Allievo Ufficiale”, “primo Plotone, seconda Compagnia comandi!!!”, “Non si sente!!!”. Allora dovevi urlare fino a far gemere le corde vocali e finalmente… “bene torni a posto”.

La vestizione, gli scarponi durissimi, le vesciche, i trattamenti consigliati dai padri per ammorbidirli, la sveglia, il cubo, la corvè, la colazione, l’adunata di compagnia, l’alza bandiera e le ore interminabili in aula, mattina e pomeriggio, i primi servizi notturni: Guardie, picchetti, il sonno arretrato.

Il livello di addestramento formale raggiunto, già nelle prime settimane, era tale che un nutrito gruppo ha potuto sfilare a Roma, al 52° raduno nazionale degli Alpini. Indimenticabile “l’attenti a sinistr” davanti alla tribuna delle autorità e all’amato Presidente della Repubblica Sandro Pertini che sorrideva compiaciuto. L’interminabile sfilata, il caldo, il fiume di gente, le cinquecentomila penne nere, il passaggio acclamato tra la gente del Presidente Sandro Pertini, costituiscono un ricordo indelebile.

libro fotografico del 95° corso Allievi Ufficiali della Scuola Militare Alpina di Aosta
Roma 20 Maggio 1979 52° Raduno degli Alpini (Foto Stefano Reolon)
Il passaggio tra la gente del Presidente Sandro Pertini con il presidente ANA Franco Bertagnoli

I giorni di punizione fioccavano come caramelle, e allora dopo la scuola, adunata dei puniti, con i compiti più impensabili, fino al rientro per il contrappello delle 23,00 dei fortunati in libera uscita.
Contrappello, a fianco della branda sugli attenti, il capo camerata presentava la camerata al sotto Tenente di servizio e finalmente a letto? Non sempre, se non avevi da studiare munito di pila, o dovevi dormire preoccupato o bagnato. C’era una vera e propria lista in bacheca, dove oltre alle attività e i servizi assegnati, venivano indicati i nomi: Tizio e Caio dorme in D.P. (Dorme Preoccupato) oppure in DB (Dorme Bagnato).
A parte gli aspetti “goliardici” la scuola ha tramandato per tradizione, il sostegno, e l’aiuto psico/fisico tra padre e figlio (tra nuovo arrivato e allievi del corso precedente).
A distanza di due mesi, il 23 Giugno, presso il prestigioso castello Duca d’Abruzzo, antica sede della scuola e del quartier generale, il giuramento alla presenza delle autorità Militari e civili e dei familiari degli allievi.

libro fotografico del 95° corso Allievi Ufficiali della Scuola Militare Alpina di Aosta
Aosta, Castello Duca D’Abruzzi (Castello Jocteau), 23 Giugno 1979 il giuramento

L’addestramento prevedeva, oltre alle lezioni teoriche e alle conseguenti, “temute” verifiche programmate, un primo “compitone” a circa un mese e mezzo e un secondo dopo il terzo mese, prove pratiche e fisiche.
Oltre all’addestramento formale, la pratica all’uso cura e manutenzione delle armi in dotazione, delle manovre tattiche, esercitazioni di pattuglie, di plotone, compagnia e battaglione.
Il tutto condito da grandi marce e spostamenti che gradualmente hanno portato il 95° a superare, con armi e bagagli, quota 3000 metri. Il 28 Luglio 1979, al culmine di un campo di dieci giorni a la Thuile si affrontava l’ascensione al Rutor, ghiacciaio di 3486 m al confine con la Francia.

libro fotografico del 95° corso Allievi Ufficiali della Scuola Militare Alpina di Aosta
La Thuile (AO), in vetta al Rutor (3.486 m.) 28 Luglio 1979(Foto tratta dal libro di Stefano Reolon)

A questo punto del corso, divenuti ormai padri e quindi i veterani del battaglione, normalmente, chi aveva superate le varie prove Teoriche e fisiche, “vedeva la luce in fondo al tunnel”. Tuttavia molte altre prove erano ancora da affrontare.
Memorabile il superamento dei 4000 m, l’ascensione al Gran Paradiso, affrontato dal versante Valdostano della Valsavarenche.

libro fotografico del 95° corso Allievi Ufficiali della Scuola Militare Alpina di Aosta
Ascensione al Gran Paradiso(4.061 m.), 27/28 Agosto 1979(Foto tratta dal libro di Stefano Reolon)

libro fotografico del 95° corso Allievi Ufficiali della Scuola Militare Alpina di Aosta
Ascensione al Gran Paradiso (4.061 m.), 27/28 Agosto 1979 (Foto tratta dal libro)

Raggiunto il culmine dell’addestramento fisico, con l’ultimo campo tiri di settembre nei pressi di La Thuile si concludeva il 24 settembre il 95° Corso AUC con la nomina a Sotto Tenente, e la successiva destinazione al reparto come comandante di plotone.

A quarant’anni esatti dall’ingresso alla Scuola Militare Alpina di Aosta, ad uno di noi venne l’idea di radunare tutti i vecchi compagni di corso per un solenne “alzabandiera” proprio all’interno della Caserma Cesare Battisti di Aosta, sede della SMALP di Via Saint Martin de Corleans. Se mai si possa fare un plauso ai Social Network, bene, quello sarebbe dovuto per la possibilità offerta di radunare le persone. Chiesti ai vertici militari tutti i permessi, compilati innumerevoli documenti e fornite tutte le generalità, dal Generale Comandante della Scuola stesso venne sia il plauso per l’iniziativa che l’entusiastica partecipazione.

Detto fatto, ci si ritrovò tutti la mattina di quarant’anni dopo, davanti alla porta centrale della Caserma, unitamente a mogli, figli e nuore! L’esigenza condivisa” di riabbracciarsi e la commovente cerimonia con tutti ordinatamente schierati sull’attenti, affiancati da un picchetto di Alpini in armi, mosse a commozione tutti i presenti e rese consapevoli le

Famiglie di come fossero solidi e forti i sentimenti che ancora legavano potentemente quei “ragazzi” sessantenni. Ecco i “sentimenti reciproci”: allora si affidò agli altri la propria vita in cordata sui ghiacciai e gli altri affidarono a te la propria. Un legame indissolubile che ancora ci porta a chiamarci tra di noi “fratelli”.

Dopo il raduno, abbiamo fondato il sito internet del Corso, grazie alla perizia in tal campo di uno di noi. Dal sito, abbiamo iniziato a raccogliere giga e giga di fotografie del 1979, organizzate e attentamente “riviste” da quelli più esperti tra i compagni.

L’idea della narrazione, impaginazione e pubblicazione del libro ha visto protagonisti tre di noi: Carlo Gulin, fotografo professionista ed internauta, Stefano Reolon, impagabile organizzatore e fornitore di stupendi reperti e ricordi, e Renato Ferraris, autore dei testi. Va detto, per pura curiosità, che tutti i testi sono stati redatti a mano, con la penna stilografica! Stefano ha poi avuto l’onere di dettarli e correggerli al computer.

libro fotografico del 95° corso Allievi Ufficiali della Scuola Militare Alpina di Aosta
Alcuni momenti della presentazione del libro (foto Roberto Bielli)

La prima presentazione del libro è avvenuta a Tenno, piccolo borgo sul Lago di Garda, “invaso” pacificamente con tutte le famiglie, nell’Agriturismo Calvola, luogo scelto per la posizione geografica strategica; comoda per essere raggiunta dalle varie regioni di provenienza dei vari partecipanti; Liguria, Valle D’Aosta, Toscana, Veneto, Lombardo, Piemonte, un po’ meno per i provenienti dal Lazio e Abruzzo.

libro fotografico del 95° corso Allievi Ufficiali della Scuola Militare Alpina di Aosta
Premiazione degli autori, da sinistra: Renato Ferraris, Carlo Gulin e Stefano Reolon (foto Roberto Bielli)

In seguito alla presentazione, gli autori sono stati premiati, con una targa di riconoscimento, per l’impegno profuso a nome dei circa 160 Allievi Ufficiali di Coplemento del 95° corso AUC. In un momento di raccoglimento si è voluto ricordare il Capitano Attilio Milesi e i compagni Giovanni Tiberi, Ernesto Lomasti e Massimo Turco prematuramente scomparsi.

Anche se il libro si riferisce al 95° Corso, costituisce tuttavia un formidabile documento rappresentativo dei 180 corsi AUC che si sono susseguiti presso la Scuola Militare Alpina di Aosta, dalla riapertura alla sospensione della leva di fine 2000. Tra i personaggi noti addestrati presso la Scuola Militare Alpina (SMALP) possiamo citarne alcuni: Juan Domingo Perón, Mario Rigoni Stern, Nelson Cenci, Bruno Pizzul, Paolo Zegna. Gli interessati possono richiederlo al seguente indirizzo e-mail: libro@95auc.eu

Cosa sono gli AUC: da sempre le forze armate si avvalgono di Ufficiali e sott’ufficiali, detti appunto di complemento, per completare i quadri direttivi dei reparti. In particolare durante i vari conflitti del secolo scorso, tra cui i due mondiali, costituivano una parte fondamentale degli organici nei vari teatri operativi.

Tra le fila degli Allievi Ufficiali di Complemeto (AUC) possiamo annoverare molti personaggi noti come i presidenti della repubblica Ciampi, Scalfaro, Cossiga, Pertini e Saragat, generali come Carlo Alberto Dalla Chiesa. All’origine del Corpo degli Alpini c’era un reclutamento territoriale che garantiva di avere un personale adatto a combattere in montagna. Con l’allargarsi del bacino di reclutamento, il l novembre del 1902, vennero introdotti nell’addestramento, i primi corsi di sci. Dopo la Prima guerra mondiale, coi suoi durissimi combattimenti in alta quota, si iniziò a pensare, alla necessità di un luogo di formazione e addestramento. Una prima proposta venne lanciata dal Maggiore di complemento Umberto Balestrieri nel 1924, ripresa nel 1933 dal capitano Giorgio Fino.

Il 9 gennaio del 1934 fu ufficialmente costituita la Scuola centrale militare di alpinismo ad Aosta. La sede fu fissata nel Castello Jocteau di Aosta, in seguito intitolata al Duca D’Abruzzi.
Nel 1936 fu costituito il battaglione “Duca degli Abruzzi” addestrato nei combattimenti ad alta quota, una sorta di élite nell’arma degli alpini.
Nel corso della campagna di Russia la scuola ebbe inoltre il compito di formare i nuovi ufficiali da impiegare su quel fronte.
Con l’armistizio di Cassibile dell’8 settembre 1943 le attività della scuola si fermarono.

Il 1º luglio 1948 la scuola riprese le sue funzioni, sotto la nuova denominazione di “Scuola Militare Alpina” (SMA). In seguito assunse la sigla SMALP ( Scuola Militare Alpina) con sede principale nella caserma “Cesare Battisti” di Aosta (lungo via Émile Lexert e corso Saint Martin de Corléans).
Nel 1953 fu affidata alla scuola la preparazione degli allievi sergenti di complemento e nel 1964 quella degli allievi ufficiali di complemento destinati, rispettivamente, al comando delle squadre e dei plotoni dei reparti delle truppe alpine.
Nel 1971 entrò a far parte della scuola il “545º squadrone elicotteri”. Grazie agli interventi effettuati nell’ambito del soccorso in montagna e a favore della popolazione civile, nel 1975 la scuola ottenne la medaglia d’argento al valor civile.
Nel 1975, in seguito a una riorganizzazione generale, la scuola si trova a includere nelle proprie competenze il glorioso battaglione alpini “Aosta” che, da unità operativa, diventa unità di supporto. Il battaglione svolge attività dimostrativa in favore dei corsi AUC, addestra tutto il personale di leva in forza all’istituto e inquadra una compagnia speciale di atleti, distaccata a Courmayeur, nella caserma “Luigi Perenni” (sezione sci ghiaccio), che costituisce la rappresentativa dell’esercito italiano per gli sport invernali. Nello stesso anno viene costituito un battaglione esploratori, di stanza a La Thuile, nella caserma “Monte Bianco” che inquadra personale esperto di sci e alpinismo ad altissimo livello.

La tradizione alpinistica del Centro ha visto gli istruttori della sezione sci alpinismo partecipare alla spedizione italiana sull’Everest nel 1973, Cho-Oyu in Tibet (8.201 m) nel 1992, Peak Nealkanth in India (6.596 m) nel 1993, Gasherbrum II (8.035 m) in Pakistan nel 1995, Monte Saint Elias (5.500 m) in Alaska nel 1997, Mera Peak (6.461 m) in Nepal nel 1999, Dhaulagiri I (8.172 m) in Nepal nel 2001, Monte Vinson in Antartide nel 2007: l’ascensione è avvenuta dopo una traversata su sci di circa 300 km compiuta in 13 giorni.

La Scuola oggi è alle dipendenze del Comando Truppe Alpine ha assunto la denominazione Centro di Addestramento Alpino e resta uno dei migliori centri d’addestramento per il combattimento e le attività in quota a livello mondiale, per il personale delle forze armate, delle forze speciali e di alcuni eserciti amici ed alleati.

di
Pubblicato il 28 Giugno 2021
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.