Un’altra truffa a Besozzo: “Adesso non so neppure se i miei gatti sono vivi”

I truffatori si fingono sul web operatori di un rifugio per animali: si fanno pagare poche decine di euro, ma poi gli animali scompaiono nel nulla

gatti randagi gatto randagio

«Non sappiamo neppure se sono vivi o sono morti». Sara (nome di fantasia) ha affidato i suoi gatti nelle mani di volontari di un gattile, che però si sono rivelati dei truffatori.

È un nuovo caso che si aggiunge a quelli che avevamo raccontato settimana scorsa: i truffatori si fingono volontari di un noto e apprezzato rifugio per animali, Gattaland di Gallarate, con cui però non hanno niente a che fare. Si fanno consegnare dei soldi per la cura dell’animale e poi spariscono senza lasciare tracce (la foto è generica).

È quello che è accaduto, tra sabato e domenica di due settimane fa, anche a Sara, che abita a Besozzo, nella zona dei Laghi vicino a Varese: «Abbiamo dovuto affidare al rifugio i nostri due gatti perché c’era una incompatibilità con nostra figlia, in casa soffrivano» racconta. I sedicenti volontari sono intervenuti in due momenti diversi: prima un uomo sabato e poi una donna sono venuti a recuperare i gatti, peraltro con modi un po’ bruschi che – visti col senno di poi – risultavano sospetti.

«Ci hanno chiesto 80 euro per il servizio e noi glieli abbiamo dati, mai avremmo pensato ad un truffa di questo genere». Ovviamente il dolore maggiore non sta nella truffa subìta, ma nel destino oggi ignoto dei mici: «Non sappiamo che fine abbiano fatto, potrebbero essere ovunque».

Gattaland già settimana scorsa – dopo i primi casi documentati – aveva fatto circolare appelli su Whatsapp e messo in guardia, anche attraverso VareseNews: i truffatori hanno (abusivamente, senza titolo alcuno) indicato il proprio recapito telefonico in vari spazi web come riferimento di Gattaland, ora la stessa Gattaland si sta muovendo per assicurarsi che non compaiano più online.

Gallarate, si fa pagare per salvare il gattino ma poi lo abbandona

«Non abbiamo nessun contatto telefonico» aveva specificato Ester Gornati, di Gattaland. «Comunichiamo sempre attraverso i contatti social: ci potete scrivere in chat e da lì si costruisce il contatto. Noi rispondiamo a tutti, in tempi più rapidi possibili».

Alcune delle vittime della truffa hanno già presentato denuncia.

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Pubblicato il 28 Giugno 2021
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