Violento con moglie e figli, la Polizia di Gallarate lo allontana dalla famiglia

Botte, insulti, verso la moglie e anche verso i figli. Per questo la Polizia di Stato di Gallarate e il giudice di Busto Arsizio hanno allontanato dalla famiglia un cittadino pakistano di quarantasette anni. Resosi responsabile – secondo gli elementi ritenuti solidi dal Giudice per le Indagini Preliminari – di pesanti episodi di maltrattamento in danno della moglie e dei cinque figli, di cui quattro minorenni.

Il provvedimento è stato emesso a seguito di richiesta della Procura della Repubblica di Busto Arsizio, alla luce del quadro indiziario delineato dagli investigatori del Commissariato gallaratese relativamente ai gravi episodi di maltrattamento perpetrati dal soggetto.

Gli agenti delle Volanti gallaratesi, infatti, erano intervenuti lo scorso 23 marzo, nell’abitazione nel quartiere di Cascinetta: l’uomo, dopo un pomeriggio passato a bere superalcolici, era andato in escandescenza, minacciando e aggredendo fisicamente i propri familiari. Sul posto gli operanti avevano accertato la presenza del soggetto, sequestrandogli un coltello da cucina che lo stesso aveva nascosto sotto un cuscino del divano ove era sdraiato.

Le indagini hanno appurato quell’episodio altro non era che la punta dell’iceberg di una infernale vicenda di continue vessazioni, minacce, lesioni ed insulti nei confronti di tutti i propri familiari – situazione che oramai aveva gettato la famiglia in uno stato di vera e propria prostrazione, proprio a causa del clima di continuo ed incombente terrore generato dal capofamiglia.

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Gli investigatori del Commissariato di Gallarate, diretto da Luigi Marsico, hanno accertato che l’uomo, a seguito del primo intervento, si era allontanato in pianta stabile dal domicilio familiare. Coordinati dal magistrato titolare delle indagini, hanno ricostruito l’intera vicenda, con un solido impianto probatorio in base al quale il Giudice per le Indagini Preliminari ha emesso il provvedimento di allontanamento dalla casa familiare, accompagnato del divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dai propri familiari e di comunicare con gli stessi.