Caso Anaconda, Tognola e Colombo:”Grazie alle mamme e ai papà che hanno denunciato”

Il candidato sindaco di "Daverio Cresce" e quello di "Daverio Davvero" esprimono solidarietà e vicinanza alle vittime dei maltrattamenti

Anaconda

“Questo è successo a mio figlio. Affinché non vada tutto nel dimenticatoio. Vi posso garantire che quello che è trapelato alla stampa e una minima parte, e sono altresì convinto che le bestie vengono trattate meglio”. Così ha scritto in un post Fabrizio, il papà di uno dei bambini utenti dell’Anaconda, la struttura finita nell’inchiesta per maltrattamenti.

Allegato al post le immagini di youtube con la registrazione effettuate dalle videocamere, che hanno ripreso le vessazioni a cui erano sottoposti alcuni giovani. Fabrizio è uno dei genitori che ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine ed ha fatto partire le indagini.  Alberto Tognola, candidato sindaco di “Daverio Cresce” ha espresso solidarietà al suo concittadino

“Solidarietà e vicinanza. Sono le prime parole che vogliamo pronunciare oggi. Sono le più importanti, quelle con cui sentiamo di commentare le indagini giudiziarie riguardo i maltrattamenti aggravati e continuati a carico di alcuni ospiti di una storica struttura che, a Varese e provincia, si occupa di assistenza ai disabili. Solidarietà e vicinanza a tutte le famiglie dei giovani fra gli 8 e i 16 anni, vicine e lontane, rimasti vittime dei maltrattamenti. Aggiungiamo un’altra parola: grazie. Grazie al coraggio della mamma, del papà, di chi si è battuto per porre fine a questa follia. Lo sconcerto che ci ha accolti in queste ore è pari alla nostra fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine che stanno portando avanti le indagini. Il tema della disabilità è un tema centrale e cardine nella nostra discussione interna. Riteniamo che chi si candida ad amministrare un Comune abbia il dovere di porre particolare attenzione ai bisogni di quella parte di popolazione che, ancora di più, necessita la comprensione e l’accoglienza da parte di tutti noi”.

Anche Marco Colombo di “Daverio Davvero” ha commentato con un lungo post le indagini all’Anaconda ed espresso solidarietà a Fabrizio: ” Queste persone hanno infangato, non solo la cooperativa per cui lavorano, ma tutti i professionisti che credono davvero in questo lavoro e lottano per il riconoscimento dello stesso – ha scritto- . Trovo altresì assurdo che il direttore si dichiari “parte lesa”.

Come può passare tutto ciò in modo inosservato? Ben 7 operatori, che senza la tua denuncia avrebbero protratto le loro vessazioni, magari per lungo tempo. Mi chiedo se le riunioni di programmazione venivano svolte regolarmente?
Non voglio giustificare nessuno con questo mio post rivolto a te, ma siccome tante strutture nazionali sono l’asse portante dei servizi alla disabilità e all”inclusione, preferisco pensare che siano casi isolati, piuttosto che situazioni frequenti. Fare l’educatore è un’attività bellissima speciale, un servizio al prossimo inestimabile e impagabile.
Il mio pensiero va alle centinaia di migliaia di operatori del settore che si sentono traditi, ai tanti genitori che come te affidano quotidianamente i loro figli in mani che ritengono sicure, agli stessi ragazzi che non hanno la forza di denunciare queste situazioni, se non amplificando i loro atteggiamenti di insofferenza una volta tornati in famiglia.
Non so se un decreto legge, che stigmatizza le differenze tra essere umani, possa essere utile come deterrente a queste situazioni, non sono un esperto in legislatura.
So solo che arriviamo da giorni lieti, di festa sportiva e di tentativi di ripartenza economica, ma non c’è mai pace, queste situazioni ci fanno ripiombare in un attualità tragicamente cruda, dove il dilemma ci fa porre un’unica domanda: perché?”

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Luglio 2021
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