Ex Macello di Varese: un progetto per portarlo dal degrado alla rinascita

Per ora è solo un rendering: ma la grande ristrutturazione dell’ormai fatiscente area dell'ex macello,  nel quartiere Belforte di Varese, con l’arrivo del finanziamento nazionale da 15 milioni diventa sempre più realtà

L'area dell'ex Macello: come sarà

Per ora è solo un rendering: ma la grande ristrutturazione dell’ormai fatiscente area dell’ex macello,  nel quartiere Belforte di Varese, con l’arrivo del finanziamento nazionale da 15 milioni diventa sempre più realtà.

Il grande progetto del Comune di Varese che ha vinto il bando, punta a cambiare totalmente la visione di quel pezzo di città: nei tre ettari di proprietà comunale, attualmente in uno stato di degrado architettonico e ambientale importante, sono previste case a prezzi calmierati, comparti di ristorazione, parchi comunali e la rinascita del Vellone, in un comparto che vedrà la demolizione delle parti più degradate e la riqualificazione degli edifici più di pregio, tutti anni trenta.

Tra gli elementi principali del progetto  il primo sarà un rilevante intervento di Social Housing sul sedime dei capannoni,  che verranno demoliti e ricostruiti per rendere disponibili alla città fino a 90 alloggi sociali, di cui il 50% in locazione a canoni moderati e il 50% in vendita convenzionata.

Il secondo punto è la nuova Piazza Gigli (Ora largo Gigli) che diventerà una sorta di porta d’ingresso dell’intero intervento e comprenderà servizi integrativi all’abitare, servizi Locali Urbani e alcune funzioni Commerciali connesse alla residenza.  Il terzo è una completa rifunzionalizzazione dell’ex Macello nel settore a ovest, con edifici storici esistenti, incentrata sulla ristorazione e sul cibo.

Infine, è previsto un parco pubblico e ciclopedonale che connette il comparto dell’Ex Macello con il rione di Giubiano e con il centro grazie ad un collegamento di mobilità dolce che supera la ferrovia. «L’obiettivo è quello di aumentare le connessioni di Belforte con gli altri quartieri anche nella prospettiva di rendere l’area del social housing più accessibile e connessa alla rete di piste ciclabili provinciali in espansione» spiegano i progettisti. In quello stesso contesto  è inoltre prevista la rinaturalizzazione degli argini del Vellone, il torrente che attualmente attraversa la città quasi completamente sottoterra, che costeggia l’Ex Macello.

L'area dell'ex Macello: come sarà

Diversi i punti interessanti del progetto, come le lighthouses, frutto della riqualificazione dei caselli simmetrici: in essi vengono infatti collocate funzioni quali l’asilo nido e la portineria del quartiere di Social Housing con annesso ufficio del Gestore Sociale, ma con un intervento sulla copertura vengono trasformati anche in punto di riferimento luminoso nelle fasce orarie notturne per l’intero quartiere.

Edifici per uso temporaneo e spazi di coworking sono previsti invece nella galleria dell’ex sala macellazione, che verrà conservata. L’Ostello e altre funzioni sociali saranno invece nell’ex reparto contumacia. In una area aperta è previsto anche lo spazio per un mercato.

Il progetto vincente, in cui il Comune ha creduto avviando i concorsi due anni fa, è stato sviluppato da ACT Architettura, studio con sede a Chiasso e a Varese, guidato da Katia Accossato e Luigi Trentin, con la collaborazione di Lorenzo Serafin, Leila Zamperoni Francesco Carcano e la consulenza di Nicola Magistretti e Marco Zanini. Mentre lo studio KCity di Milano (di cui Paolo Cottino è direttore scientifico e amministratore e Alice Franchina è project manager) ha avuto un ruolo importante di coordinamento con REDO sgr per inquadrare il progetto nel contesto più ampio di rigenerazione dei quartieri di Biumo e Belforte.

 

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 24 Luglio 2021
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