Gite in montagna in carrozzina? Sì, la montagna dev’essere inclusiva

Fondazione Comunità Novarese onlus sostiene il progetto “Novarese Diversamente Escursion-abile” promosso dal CAI sezioni Est Monterosa: verranno censiti percorsi montani accessibili e acquistate tre joelette

Generica 2020

Fondazione Comunità Novarese onlus sostiene il progetto “Novarese Diversamente Escursion-abile” promosso dal CAI sezioni Est Monterosa, con un contributo di 10.000 euro assegnato grazie al Fondo “Ricordando Fabio”, nato in memoria del giovane Fabio Carnemolla.
Fabio Carnemolla amava la montagna ma questa sua enorme passione, il 13 ottobre 2018, lo ha, purtroppo, tradito. Il giovane ventiseienne, originario di Bellinzago Novarese, è, infatti, precipitato durante un’escursione in solitaria, a quota 1600 metri, sulle montagne tra il Piemonte e la Francia, nella zona di Bardonecchia.
Fabio lavorava alla FlavourArt di Oleggio, la “sartoria” di aromi, aromi alimentari e per sigaretta elettronica made in Italy e proprio la sua azienda ha scelto di ricordarlo attraverso la costituzione di un Fondo Erogativo presso FCN.

Il progetto “Novarese Diversamente Escursion-abile” consentirà due attività ben precise: la possibilità di individuare, testare e censire percorsi montani accessibili, in provincia di Novara, rendendone disponibile la consultazione in una pubblicazione sia cartacea, sia on line; l’acquisto di tre joelette che consentiranno “uscite” anche a persone con problemi motori.
Da diversi anni, il CAI sostiene attività solidali dedicate a persone con problemi cognitivi, sociali, sensoriali, relazionali e motori: in quest’ultimo caso, risultano fondamentali speciali ausili da “fuoristrada”, le cosiddette joelette.
Nel 2019, la Regione Piemonte ha approvato la Carta Etica della Montagna, sottoscritta dal Gruppo regionale CAI Piemonte. La Carta intende promuovere una cultura che valorizzi l’economia locale legandola ad una frequentazione turistica sostenibile e socialmente inclusiva, nell’ottica di accogliere anche le fasce più fragili della popolazione,  altrimenti impossibilitate a raggiungere molti siti montani.

“L’ambiente montano ha dimostrato le sue potenzialità di contribuire al benessere degli individui – spiega il verbanese Antonio Montani, Vicepresidente nazionale CAI – deve quindi essere una risorsa a disposizione di tutti, anche delle persone con disabilità. Muoversi in natura fra sentieri, rocce e boschi può sembrare impossibile per chi ha difficoltà nel camminare in autonomia. Invece, con le soluzioni adatte, si può fare! L’energia che nasce dalla scoperta di poter spostare il proprio orizzonte un po’ più lontano, inoltre, ha un effetto benefico anche sui familiari della persona con disabilità: anche per loro la montagna diventa una nuova possibilità. Nella consapevolezza che esiste il dovere di rendere gli spazi di vita accessibili a tutti, il CAI ha prodotto una classificazione delle difficoltà dei percorsi montani accessibili con ausili e la mappatura di essi nell’ambito della rete sentieristica nazionale”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Luglio 2021
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