La Dc e “Popolo della famiglia” si alleano con Donato Lozito: “La vera novità di queste elezioni”
I due partiti a fianco della lista centiste Centro Popolare Gallarate, che alle elezioni corre a fianco di Andrea Cassani
Presentatasi a maggio come lista centrista e moderata all’interno della coalizione di centrodestra del sindaco uscente di Gallarate, Andrea Cassani, “Centro popolare Gallarate” di Donato Lozito ha trovato degli alleati sul panorama nazionale: il partito Popolo della famiglia e Rinascita della Democrazia Cristiana. La nuova alleanza è stata presentata oggi, sabato 10 luglio, al gazebo della lista in piazza Libertà.
Nelle ultime settimane il presidente del consiglio comunale Lozito e i suoi hanno lavorato per allargare i confini della lista verso l’area cattolica e riformista: «Abbiamo lavorato partendo dal programma dei nostri valori, alcuni soggetti politici li hanno condivisi non solo per mera alleanza elettorale ma per condividere un percorso. Ci siamo trovati e abbiamo discusso, arrivando a una novità: ci presenteremo alle elezioni insieme. Politicamente siamo soddisfatti, forse è la vera novità delle prossime elezioni».
Lozito ha poi ribadito come la propria lista incarni veramente il centro: «Per fare il centro in politica occorre che le tradizioni insieme alla novità si uniscano su base del programma, noi riteniamo di essere il vero centro di equilibrio nel centrodestra».
Il simbolo della lista, dunque, si arricchisce: al suo interno compaiono anche gli altri due partiti.
il nuovo simboloPer Luigi Galluppi, candidato della lista, questa alleanza è la «vera novità delle elezioni gallaratesi».
“Al centro la famiglia e le persone, contro il Ddl Zan”
Al gazebo presenti il segretario Nazionale del Popolo della Famiglia, Andrea Brenna, e Guido Senaldi della Dc.
«Puntiamo sulla centralità della persona umana e della famiglia come occasione di rinascita e prosperità», ha spiegato Brenna, mentre spiegava come fosse importante una collaborazione tra generazioni diverse, senza lasciare nessuno indietro: «Non si può parlare di persona senza parlare di famiglia: la persona è essenziale, il gallaratese è centrale». Punto nodale la famiglia: «Una Gallarate che non si rigenera attraverso i suoi figli non andrà avanti. Sono soggetti che costruiscono e che creano entrata economica per un comune, che se rimane senza figli non cresce. Gallarate può partire da questo cuore politico».
Non sono mancati naturalmente commenti sul Ddl Zan e sull’identità di genere, una vecchia battaglia del partito: «Cinque anni fa dicevamo di no al gender nelle scuole per la difesa dei bambini. I genitori hanno diritto naturale e libertà di educazione, non ci piace questo statalismo-comunismo educativo che permette alle associazioni Lgbt di entrare nelle scuole e insegnare ai nostri figli».
Brenna ha poi criticato anche il referendum sull’eutanasia legale, definendola «un fallimento definitivo della vita politica che propone la morte al cittadino».
Lozito ha poi concluso sottolineando il vero obiettivo della lista: «Abbiamo l’obiettivo di non fare previsioni sui numeri, vogliamo dare agli elettori le possibilità di una scelta chiara e precisa. Vogliamo farci conoscere come soggetto nuovo, faremo in modo che i gallaratesi capiscano chi siamo».
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