La seconda Olimpiade di Giorgia Bordignon: “Pronta a dare il massimo”

L'atleta di Arsago Seprio è da anni il riferimento della pesistica italiana al femminile. «Rispetto a Rio sono più tranquilla, mi godo la vigilia. Ma sono concentrata per la mia gara». Appuntamento per martedì 27

giorgia bordignon sollevamento pesi

Cinque anni fa, a Rio de Janeiro, fece un figurone chiudendo al sesto posto la sua prima gara alle Olimpiadi. Oggi Giorgia Bordignon è pronta a riprovarci: la pesista di Arsago Seprio, tesserata per le Fiamme Azzurre, a 34 anni sarà di nuovo su una pedana a cinque cerchi per partecipare alla gara al limite dei 64 Kg che andrà in scena martedì 27 luglio al Tokio International Forum.

Giorgia, che è nata a Gallarate e che si è trasferita per motivi sportivi in Puglia dove si allena quotidianamente, ha avuto la certezza di partecipare ai Giochi a giugno. Non è in lizza per una medaglia (sulla carta) ma ha voglia di dimostrare ancora una volta le sue qualità, quelle che l’hanno resa la numero uno del movimento pesistico femminile da diversi anni.

«Sulla gara non ho aspettative particolari – racconta Bordignon dal Villaggio Olimpico a VaresenewsUna volta in pedana vedremo cosa accadrà, come mi sentirò in quel momento. E, sinceramente, non guardo alle aspettative altrui: a me interessa soprattutto uscire a testa alta sapendo di avere dato tutto, qualunque sarà il risultato finale».

giorgia bordignon sollevamento pesi

La spedizione della FIPE – la Federpesistica – ha intanto festeggiato una grande medaglia, quella del giovane friulano Mirko Zanni, bronzo nella categoria dei 67 Kg maschili. «Sono felicissima per lui – racconta Giorgia a poche ore dalla gara del compagno di nazionale – Se l’è guadagnata e in gara ha reagito bene e ottenuto un grande risultato». Alla domanda se il podio di Zanni può essere uno sprone in più per tutti gli altri azzurri, Giorgia risponde: «Non saprei: quella era la sua gara, la mia è diversa e, ripeto, sono concentrata per dare il massimo quando salirò in pedana».

Intanto l’atleta della Polizia Penitenziaria, che iniziò ad appassionarsi ai bilanceri alla “Linea&Salute” di Somma Lombardo sotto la guida di Nicola Perri, sta cercando di vivere le giornate olimpiche con la consapevolezza di essere in un luogo speciale (nonostante le restrizioni). «Rispetto a Rio sono un po’ più tranquilla, visto che so già quello che significa salire su quella pedana – conclude Bordignon – Insomma, mi sto godendo il più possibile questi momenti». Poi, indossato il body della Nazionale, ci sarà tempo “solo” per dare il massimo. Ancora una volta.

Zanni “solleva” un altro bronzo per l’Italia

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 25 Luglio 2021
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