Malnate, il centrodestra all’attacco del Comune sulla gestione della farmacia
Lungo documento firmato dai consiglieri di Lega e FdI sulla gestione della struttura di via Kennedy: «Dall'amministrazione ostruzionismo e "non strategie"»

È la Farmacia Comunale il terreno di scontro tra opposizione e amministrazione a Malnate. L’attacco del centrodestra in queste ore è compatto e frontale e arriva con un comunicato stampa congiunto firmato dai cinque consiglieri della Lega (Cassina, Negro, Regazzoni, Vanzo e Gulino) e da Sandro Damiani per Fratelli d’Italia.
Il centrodestra accusa la maggioranza – guidata dalla sindaca Irene Bellifemine – di “non-strategie” e di ostruzionismo da parte del Comune, primo investitore: «La nube sulla Farmacia Comunale si fa sempre più spessa. La gestione e il controllo della stessa, pur essendo state oggetto di svariate discussioni nelle sedi istituzionali e avendo ricevuto importanti suggerimenti dalle forze di opposizione e fondamentali contributi dal suo CDA, resta in preda delle impasse dell’Amministrazione Comunale che crea ostruzionismi, contrapposizioni ed abbraccia strategie zoppe che sono solo in grado di mettere una pezza senza risolvere mai i problemi».
I consiglieri di minoranza stilano anche un elenco – punto per punto – di cosa, secondo loro, non funziona nella struttura che ha sede in via Kennedy. «Per quanto riguarda gli affitti degli ambulatori medici l’amministrazione propone da mesi solo soluzioni tampone senza dare indicazioni serie al CDA. C’è quindi noncuranza rispetto al rinnovo dei contratti e all’inquadramento permanente di alcune figure del personale dipendente: da due anni la farmacia non ha un direttore assunto con un regolare bando pubblico».
L’attacco riguarda anche il business plan («non ancora condiviso con le minoranze») commissionato alla società di consulenza D’Aries e la realizzazione del nuovo statuto «che contiene modifiche essenziali per assicurare il ri-lancio e la gestione dell’azienda speciale municipalizzata».
Riguardo al parcheggio e al parco auto in dotazione, Lega e FdI spiegano come l’amministrazione sia «inspiegabilmente in ritardo sui progetti presentati a settembre 2020 dal Cda. Nonostante l’interrogazione posta in essere già da giugno 2021 dei consiglieri comunali, ancora nulla si muove all’orizzonte. Inspiegabile l’assenza di cura dell’investitore-Comune nel mettere in sicurezza il parcheggio e nel non risolvere la questione della scarsità di posteggio. La mancanza di pianificazione riguarda anche il rinnovo del parco auto: i mezzi sono obsoleti e richiedono riparazioni onerose e ripetuti aggravi di spesa». Problemi che si ripercuotono sul servizio di trasporto disabili e pasti: «Sono anni che il servizio per conto dei servizi sociali è in perdita sostenuta. Frutto di un contratto dall’ammontare discutibile è il buco nero della Farmacia Comunale; si vocifera che l’amministrazione stia mercanteggiando con il cda per arrivare a un accordo di copertura del servizio. Attendiamo già dal bilancio di previsione 2021 del Comune uno stanziamento per il risanamento almeno di questa voce che ancora non si è visto, garanzie scritte su cui poi il CDA si potrà basare per i suoi ragionamenti e piani aziendali».
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Leggendo l’articolo ho interpretato il “buco nero” riferito alla Farmacia Comunale come attività in perdita come, in anni recenti, ho letto di altri Comuni nella stessa situazione. Ora mi chiedo, come mai è possibile che una farmacia sia in perdita visto che hanno un’alta percentuale di guadagno lordo sulla vendita dei farmaci (30% se non sbaglio). Mi ricordo che negli anni 70 in Calabria i farmacisti erano tra le categorie privilegiate, si fa per dire, dai delinquenti che li rapivano sapendo di contare su sostanziosi riscatti. Per concludere, come mai le farmacie private producono redditi mentre numerose di quelle comunali sono in perdita?