12 agosto, ricordando il professor Furia che ci ha insegnato ad amare le stelle

Astronomo, naturalista, giornalista e brillante comunicatore: undici anni fa moriva un uomo che ha dato grande lustro a Varese

salvatore furia

Era il 12 agosto 2010: undici anni fa a Varese, quasi d’improvviso, morì il professor Salvatore Furia. Un varesino anomalo, un grande uomo di scienza, un divulgatore ma anche una voce amica: a lui la Città Giardino deve il suo osservatorio astronomico e poi il Centro Geofisico Prealpino, vero centro d’eccellenza e punto di riferimento a livello nazionale.

Associato per tanti anni a Varese, Furia era in realtà nato a Catania, il 24 novembre 1924: arrivò al Nord nel 1940, sedicenne, per studiare e poi rimase per lavorare come impiegato al catasto, dal 1947. Appassionato di astronomia fin da bambino, frequentò l’osservatorio di Brera a Milano e riuscì poi a convincere sindaci e benefattori a finanziare la “cittadella della scienza” al Campo dei Fiori, che fu sostenuta anche dalla facoltosa famiglia Zamberletti. Furia volle dedicare l’osservatorio a Schiaparelli, esperto di astri lombardo che, tra l’altro, fu il primo a dare una spiegazione scientifica corretta delle stelle cadenti.

Negli anni ’60 fu il primo ad attirare l’attenzione sull’inquinamento del lago di Varese, ricorrendo anche ad un gesto eclatante: una notte, insieme ad alcuni fedeli amici, riversò dei bidoni d’acqua del lago nella fontana di piazza Monte Grappa. La mattina dopo la città si risvegliò con una fontana traboccante d’acqua putrida, e forse capì per la prima volta lo stato drammatico delle acque.

Naturalista instancabile, ha promosso la formazione del Parco del Ticino, del Parco delle Pinete di Tradate, del Parco circumlacuale del Lago di Varese, tenendo innumerevoli conferenze e dibattiti volti alla sensibilizzazione ambientale. Ha sostenuto tenacemente il recupero del Sacro Monte di Varese ed il ripristino delle funicolari. Nel 1967 fondò l’Associazione Amici del Sacro Monte e fu presidente dal 1969 al 1980. Qualche anno dopo fondò il “Cenacolo dei Poeti dialettali varesini e varesotti”(1974) .

Furia era anche un giornalista, iscritto all’ordine dal 1981. Le persone di una certa età lo conoscono bene anche per il brillante Gazzettino Padano, delle previsioni meteo decisamente originali trasmesse su Radio 1.


Il ricordo di autorità e istituzioni: “Ci ha insegnato ad amare le stelle”

Il ricordo di Marco Giovannelli: Un occhio alle stelle e uno alla sua terra

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Pubblicato il 12 Agosto 2021
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