Accordo con il Comune: il rugby lascia le Azalee, tranne che per le partite

È una questione aperta da anni: il ricorso al Tar della società sportiva rischiava di bloccare i lavori e si è trovato un accordo che limita i danni reciproci

gallarate generico

Allo stadio delle Azalee a rugby si giocherà solo nelle partite ufficiali, mentre per il resto il MalpensaRugby dovrà migrare altrove, dal 31 agosto prossimo. Un accordo formalizzato con una delibera di giunta che diventa appunto esecutiva a partire da fine agosto.

È la conclusione di una querelle durata anni, tra il Comune di Gallarate e la società di rugby: la società era in arretrato con i pagamenti e il Comune contestava anche la mancata realizzazione di opere (che invece Malpensa Rugby sostiene dovessero essere realizzate entro fine convenzione, 2026).

La vicenda fin qui è stata anche politica: il campo era stato affidato a Malpensa Rugby (in via esclusiva) dall’amministrazione di centrosinistra nel 2013 e proprio quell’accordo fu fonte di notevoli contestazioni da parte dell’opposizione di allora, Lega e Forza Italia, ma anche da altre società sportive che non riuscivano a “convivere” con il rugby.
Appena insediatasi a Palazzo Borghi, l’amministrazione di centrodestra ha “denunciato” l’accordo, arrivando alla decadenza della convenzione, contestando l’accumularsi del debito ma anche i lavori mai fatti, che prevedevano un prefabbricato a uso “club house”, il rinnovo di due campi con impianti di illuminazione e irrigazione (cui si aggiungeva l’impegno a fare la voltura del contatore dell’acqua).

Nonostante una parte del debito fosse stato pagato, il Comune ha deliberato lo sfratto a inizio 2021, complice anche la necessità di avviare entro tempi certi il rinnovo del campo da gioco, per non perdere i fondi regionali dedicati (che hanno una scadenza).

In primavera sembrava un muro contro muro, poi c’è stato un riavvicinamento delle posizioni e si è arrivati ad un accordo, per evitare un contenzioso, con il ricorso al Tar che rischiava di “congelare” tutto. E dunque: “Malpensa Rugby A.S.D. si obbliga a consegnare all’Amministrazione Comunale l’impianto sportivo, mediante riconsegna entro il 31 agosto 2021, con contestuale voltura di tutte le utenze, ad eccezione dell’acqua tuttora intestata al Comune” si legge nel testo. “Entro tale data l’impianto sportivo dovrà essere consegnato all’Amministrazione Comunale pulito e libero da ogni materiale e/o giacenze varie e sgombero da rifiuti di qualsiasi genere”.

“Malpensa Rugby prende atto che di fatto l’Amministrazione comunale, in accordo con
l’Associazione, ha ripreso possesso dell’impianto già dal 21 luglio 2021, con la cantierizzazione dei
lavori di riqualificazione di cui al punto successivo”.

L’Amministrazione comunale provvederà poi ad effettuare i lavori di riqualificazione dell’impianto, già noti a Malpensa Rugby A.S.D. a partire dalla stagione sportiva 2021/2022.
L’impianto sarà dato in affitto a Malpensa Rugby “per le sole partite, alle condizioni generali stabilite per tutte le Associazioni/Società sportive”.
Po ci sono i debiti: Malpensa Rugby rinuncia al ricorso proposto avverso la deliberazione della Giunta Comunale di cui alla premessa e) il Comune consente che Malpensa Rugby A.S.D. gli
corrisponda l’importo complessivo di Euro 30.000,00 da saldarsi in sei rate annuali di € 5.000,00 per gli anni 2022/2023/2024/2025/2026/2027.

Un accordo “tombale”: Malpensa Rugby dichiara formalmente di rinunciare al ricorso proposto al T.A.R. Lombardia avverso la deliberazione della Giunta Comunale. E poi a riconsegnare il campo. Da settembre si tornerà a giocare – a rugby o a calcio – sul nuovo campo in sintetico.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 03 Agosto 2021
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