Cortisonici, vince “Il tuttofare” dell’australiano Nicholas Clifford
Per la prima volta della storia del festival il premio della giuria e quello del pubblico sono andati allo stesso cortometraggio
Il cortometraggio “The Handyman” (Il Tuttofare) dell’australiano Nicholas Clifford ha fatto l’en plein, mettendo d’accordo giuria tecnica e pubblico. È la prima volta nella storia del Festival Cortisonici Film Festival che i due premi vengono assegnati allo stesso film. «È davvero fantastico, sono felice per questo riconoscimento – ha dichiarato il regista Clifford in un videomessaggio – Realizzare il corto è stato molto divertente, è piacevole sapere che anche là fuori lo stanno apprezzando. Congratulazioni al festival, anche per essere riusciti ad andare avanti nonostante tutto».
Ad annunciare il premio del pubblico è stato il primo cittadino di Varese, Davide Galimberti: «È sempre bello partecipare a momenti che aiutano la città a creare un contesto culturale sempre più vivace». La motivazione del premio della giuria tecnica sottolinea «La capacità di oscillare sapientemente tra le sfumature di genere senza mai appropriarsene completamente e mantenendo vivo un sottile stato di tensione fino al sorprendente finale».
Menzione speciale da parte della giuria anche a Hase, dei registi tedeschi di Dan Floresco e Lisa Flachmeyer, con questa motivazione: «Per la capacità di disporre due attori, una sola location e dei millimetrici campo/controcampo in modo tale da restituire in 4 minuti quanto, e forse più di quanto, film maggiormente canonici, strutturati e di lunga durata riuscirebbero a fare; tutto ciò senza ricorrere a metafore scoperte in una bella e disperata sintesi delle fragilità semantiche del vivere quotidiano, quelle per cui se sposti anche solo una carta, crolla tutto il castello».
Il Premio Ronzinanti, ovvero della premiazione da parte degli organizzatori, è andato a Particules fines, del francese Gregory Robin. A ricevere il premio sul palco dei Cortisonici il regista francese affiancato dall’immancabile protagonista del corto, l’attore Philippe Bèrodot, anima comica dirompente che si è cimentato in un’improbabile versione italo francese de Il Ragazzo della via gluck, con l’accompagnamento di Andrea Minidio alla chitarra. Un momento che ha dato spazio al caratteristico clima del festival, dove cinema e divertimento sono un tutt’uno.
Sul palco della tensostruttura dei Giardini Estensi di Varese si sono alternati Massimo Lazzaroni, Matteo Angaroni e Tatiana Tascione, per annunciare l’ultima tranche di corti in gara. Diversi gli ospiti presenti, come i registi Ryan William di Eggshell e Carlo Ballauri di The recycling man.
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