Dopo l’addio di Amanda Ferrario, Maggioni e il PD tendono la mano a M5S e Verdi
In primavera non erano mancate le polemiche tra le due coalizioni. Ma dopo il ritiro di Ferrario Maggioni lancia l'appello
«Ho prospettato in queste ore alla coalizione Cinque Stelle – Europa Verde la mia disponibilità ad un eventuale accordo programmatico e politico per le amministrative di Busto Arsizio».
Lo dice Maurizio Maggioni, candidato del Pd alle prossime elezioni del 3-4 ottobre: dopo l’addio inaspettato (ma nell’aria da alcuni giorni) della candidata giallo-verde Amanda Ferrario, ora il centrosinistra fa la sua mossa.
«L’obiettivo della mia candidatura da quando mi sono proposto, è quello di avvicinare il Comune ai cittadini, sempre più sfiduciati, di assicurare una Giunta che lavori per obiettivi di sostenibilità e che garantisca trasparenza e professionalità. Guardando innanzitutto alla città ed ai suoi problemi, più che alle dinamiche politiche nazionali, penso che sia necessario sperimentare un tentativo di accordo cittadino, dopo che Amanda Ferrario non ha più potuto proseguire negli impegni della sua candidatura per motivi di salute».
«È importante valutare la possibilità di un percorso che raccolga il contributo di coloro che vogliono fermamente cambiare l’amministrazione di questa città e che le vicende precedenti hanno diviso». In primavera, sulle candidature contrapposte di Maggioni e Ferrario, non erano mancate le polemiche. C’è un tessuto di fiducia da ricostruire, nel caso, e mancano solo due mesi alle elezioni.
Amanda Ferrario lascia, M5S e Verdi cercano un altro candidato
«Le storie e gli elettorati del PD, del M5S e di Europa Verde sono distinti e fanno riferimento a fasce di elettori con diverse aspettative» riconosce Maggioni. «Nel rispetto di queste differenze, consideriamo le priorità dei problemi cittadini, soprattutto l’esigenza di garantire una svolta nelle direzione del Comune da quasi trent’anni diretto dal centrodestra, ora orientato a favore di forze sovraniste e contrarie alle nuove politiche europee».
«Mi auguro quindi che, anche nel breve tempo rimasto, si valuti se sia possibile una proposta elettorale condivisa anche per suscitare la più ampia e fiduciosa collaborazione dei cittadini, e soprattutto un programma di lavoro che si sviluppi anche dopo la tornata elettorale, che mantenga l’autonomia dei diversi profili, che coinvolga la società civile e che operi per un cambiamento nel governo delle istituzioni comunali».
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