Tradate, l’opposizione chiede garanzie per gli alberi di piazza Mazzini: “Fermate i lavori”

L'ex sindaco Laura Cavalotti chiede all'amministrazione garanzie sulla salvaguardia delle piante, la documentazione sui lavori in corso sulle sottostrutture, ma anche una visione di più ampio respiro sulla viabilità in tutta la zona del centro

Tradate - Abbattimento albero piazza Mazzini

Nuova iniziativa del gruppo di opposizione Partecipare sempre sulla questione degli alberi di piazza Mazzini.

La capogruppo ed ex sindaco di Tradate Laura Cavalotti e la collega Ermanna Ferrario hanno depositato due giorni fa in Comune la richiesta per avere la relazione sulle opere previste a salvaguardia degli alberi nel progetto esecutivo dei lavori in corso in queste settimane per la sistemazione dei sottoservizi nell’area di corso Bernacchi, che costeggia la piazza del Comune.

Nella stessa richiesta le due consigliere di opposizione diffidano il Comune dalla prosecuzione dei lavori, in attesa di conoscere i contenuti del documento.

«Documento che avevamo già chiesto, inutilmente, nella commissione territorio di febbraio – dice Laura Cavalotti – In quell’occasione era presente l’agronomo che aveva ipotizzato il pericolo di crollo di alcuni alberi durante i lavori, perché andando a toccare le radici potevano verificarsi danni importanti. Abbiamo chiesto la relazione che non c’era e che è stata fatta solo a fine marzo, e consegnata a noi a fine maggio. Nella relazione si parla di piante sane. In quella commissione avevamo chiesto che cosa intendevano fare per preservare le radici delle piante durante l’esecuzione dei lavori sui sottoservizi. Vogliamo capire dalla relazione come intendono intervenire, con la ruspa o manualmente. Nessuna risposta e questo denota la scarsa attenzione verso questa piante che hanno anche una storia, oltre a tutti i riflessi di tipo ambientale, importantissimi».

Un’attenzione che secondo Laura Cavalotti fino a qui non si è notata: «Mi sono espressa in modo critico anche sul taglio della pianta all’angolo della piazza (nella foto), che era sanissima, tagliata ancora prima che l’agronomo Zanzi facesse la sua relazione – prosegue l’ex sindaco – Non si taglia una pianta sana, e la motivazione addotta che lì devono passare gli autobus non sta in piedi, anche perché io sostengo da sempre che non bisogna più far passare gli autobus in centro. Con la realizzazione della rotonda Galmarini gli autobus possono passare dalla statale e dunque questo traffico va eliminato dal centro. Quella pianta non si doveva tagliare, era sana e dichiarare che andava comunque tagliata per un problema di viabilità non è corretto, perché manca in tutto il progetto sulla nuova piazza un approfondimento complessivo sulla viabilità del centro, cosa che avevamo chiesto fin dalla prima presentazione del progetto l’anno scorso».

Laura Cavalotti chiede all’amministrazione una visione di più ampio respiro: «Non si può procedere un pezzo per volta, occorre che ci sia una valutazione di medio e lungo periodo sulla viabilità, che non è solo corso Bernacchi ma riguarda tutto il centro storico. C’è Villa Inzoli che non si sa che destinazione avrà, c’è l’ex convento del Crocifisso, ci sono tanti servizi pubblici e privati e tutto ruota intorno al centro, dove non c’è solo piazza Mazzini. Non togli una pianta per volta senza aver fatto un approfondimento complessivo sulla viabilità. Su quello che saranno gli edifici pubblici nel futuro. Questa è la mia visione, anche tenendo conto che è un progetto che costa un milione e mezzo di euro».

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Pubblicato il 26 Agosto 2021
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