Il Centro SME punta su professionalità e intelligenza artificiale per la diagnosi precoce del tumore al seno

Medici radiologi esperti in Senologia e la miglior tecnologia in commercio permettono di attuare un'indagine approfondita. L'intelligenza artificiale, come seconda opinione, supporta lo specialista nella valutazione

Centro SME

La diagnosi precoce è l’efficace strategia per sconfiggere il tumore al seno. Oggi, le statistiche raccontano di percentuali di sopravvivenza superiori all’85% se il tumore viene preso nella fase iniziale. Superare, dunque, pigrizia e ansia e affidarsi agli specialisti è già la prima cura che una donna fa per se stessa.

C’è, però, un secondo elemento essenziale ed è l’indagine diagnostica: l’occhio dello specialista è fondamentale, ma la sua precisione aumenta se può confidare in strumentazioni all’avanguardia.

Il Centro diagnostico SME, in via Pirandello a Varese, ha da tempo deciso di investire nella tecnologia e di dotarsi dei migliori macchinari. 

L’evoluzione tecnologica ha fatto passi da gigante: dalla mammografia bidimensionale, che offriva una sensibilità del 50-60% si è poi passati alla tecnologia 3D che ha aumentato la precisione di un ulteriore 10%.

«La mammografia rimane a tutt’oggi la metodica di primo livello nella diagnostica del cancro mammario – spiega il direttore sanitario dr Alfredo Goddi – ma presenta delle limitazioni, in particolare nelle donne con seno denso. L’elevata densità della mammella, oltre ad essere un fattore di rischio, può infatti mascherare il tumore impedendone la visualizzazione». 

La senologia è un settore complesso proprio perché non esiste un seno uguale a un altro: c’è la mammella con una massa adiposa preponderante, che facilita l’indagine, e c’è quella ghiandolare definita “densa” che, a livello di immagine radiologica, appare completamente bianca per cui l’individuazione della lesione sospetta diventa molto difficile. 

I tumori si presentano in tre differenti modi: il nodulo, la microcalcificazione e la distorsione del tessuto. 

Il Centro SME ha, quindi, puntato su medici radiologi esperti in Senologia, quali la Dr.ssa Rosalba Antronaco e la Dr.ssa Irene Beneggi, e sulla miglior tecnologia in commercio.
Offre infatti sia la Mammografia 3D con Tomosintesi sia l’ecografia tridimensionale con sistema automatico che garantisce una visuale completa della mammella, compreso il piano coronale parallelo alla parete toracica che il sistema tradizionale non evidenzia.

Soprattutto, ha di recente introdotto l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nella lettura delle immagini mammografiche: «  Gli algoritmi di IA – racconta il dottor Goddi –  possono eguagliare le prestazioni del radiologo nello screening del cancro al seno e vengono utilizzate come “seconda opinione” di supporto al medico per migliorare l’accuratezza diagnostica, a tutto vantaggio delle pazienti. Il software di IA utilizzato dal CENTRO MEDICO SME è basato su reti neurali convoluzionali ad apprendimento profondo ed è in grado di rilevare automaticamente le lesioni sospette per cancro al seno nelle mammografie 2D e 3D con Tomosintesi».

L’algoritmo di IA è stato istruito a leggere le mammografie visionando un milione di esami e 20.000 diversi tumori: « Grazie alla sinergia tra lo specialista radiologo e l’intelligenza artificiale è stato rilevato un tumore piccolissimo, di soli tre millimetri che è stato poi tolto senza dare ulteriori conseguenze per la paziente». 

Si stima che ogni 1000 esami ci siano 16 casi tumorali: la coesione tra Specialisti e tecnologie permette al Centro SME di intercettare la quasi totalità della casistica.

Nella pratica clinica, il medico radiologo, dopo aver valutato le immagini mammografiche sulla workstation di visualizzazione, attiva l’analisi con Intelligenza Artificiale per ottenere la seconda opinione. Le immagini mammografiche vengono analizzate dal software residente su un server dedicato, localizzato all’interno del Centro SME. I risultati sono espressi secondo uno “score qualitativo” sull’insieme dell’esame, ottenendo il rischio potenziale di malattia in tre livelli. Successivamente l’algoritmo delinea, sull’immagine mammografica, l’eventuale area sospetta, alla quale assegna la probabilità di neoplasia in termini percentuali. E qui, l’occhio e l’esperienza dello specialista permettono di definire la gravità del caso e di procedere eventualmente con un ulteriore approfondimento ecografico o con risonanza magnetica. 

Centro SME

« Per le donne non cambia nulla rispetto all’indagine diagnostica tradizionale – assicura la Dr.ssa Antronaco – è l’analisi dei dati che richiede tempi leggermente più lunghi. Questione di minuti in più, per un risultato decisamente curato». 

Per il direttore sanitario Goddi, il potenziamento tecnologico attuato non è un punto d’arrivo, ma uno stimolo a proseguire nella ricerca di ulteriori innovazioni, puntando sempre sull’intelligenza artificiale che, questa volta, sarà applicata all’ecografo. 

Il centro diagnostico SME è il terzo, in Italia, ad aver puntato sull’intelligenza artificiale in ambito mammario. La sua è un’attenzione iniziata tempo fa: « Dal 2019 applichiamo l’intelligenza artificiale sulle indagini cerebrali con Risonanza Magnetica. Collaboriamo con un centro specializzato in Belgio a cui inviamo le immagini 3D di strutture anatomiche generalmente coinvolte nelle demenze o nel morbo di Alzheimer ottenendo diagnosi che precedono anche di due anni  l’insorgere della malattia».  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Settembre 2021
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