Elezioni a Cislago, l’intervista a Debora Pacchioni

Intervista alla candidata sindaco di Cislago in Comune: passioni, curiosità, storia politica, programmi e sogni nel cassetto in vista del voto del 3 e 4 ottobre

Debora Pacchioni

Quattro candidati alla poltrona di primo cittadino di Cislago. Quattro interviste per conoscere meglio gli aspiranti sindaci, i punti chiave dei programmi elettorali e i valori delle liste che li sostengono.

È Debora Pacchioni il volto femminile della campagna elettorale 2021.

È la candidata sindaca di Cislago in Comune, una lista formata da cinque donne e sei uomini: una squadra eterogenea, composta sia da persone che hanno avuto, in diverse modalità e forme, esperienze in politica, sia da persone che per la prima volta hanno deciso di mettersi a disposizione della comunità. Si presenta alle elezioni con il sostegno del Partito Democratico, di Europa Verde – Verdi, di Articolo Uno – Liberi e Uguali e del Movimento 5 Stelle.

Classe 1968, è cresciuta a Cislago, dove tutt’oggi risiede insieme al marito e ai due figli di 15 e 19 anni. Diplomata al liceo GB Grassi di Saronno, lavora come impiegata a Milano. Tra le sue passioni c’è lo sport, praticato a livello amatoriale come lo sci e la pallacanestro e seguito in televisione in occasione di grandi eventi come le Olimpiadi, i Mondiali o gli Europei. Ama le camminate in montagna, spesso va sulle Dolomiti con la famiglia, la lettura (tra i suoi autori preferiti ci sono Gabriel Garcia Marquez e Isabel Allende) e la musica. Sul suo sogno da bambina racconta: «Da piccoli si dicono tante cose, una cosa che  però mi ricordo è che una figura di riferimento importante come donna per me era Nilde Iotti».

Si può dire che la passione per la politica l’ha sempre avuta nel sangue: sin da bambina un grande e valido esempio è stato il papà, in gioventù per molti anni impegnato in politica, con il quale tutt’oggi si relaziona per chiedere qualche consiglio: «Nonostante abbia una certa età, è una persona che ancora ha la capacità di dare buoni consigli e di fare osservazioni dal punto di vista di chi non è più coinvolto in prima persona, riuscendo magari a cogliere aspetti che possono sfuggire quando si è troppo coinvolti».

Il suo impegno politico inizia proprio a Cislago all’età di circa 20 anni, spinta dalla voglia di impegnarsi e mettersi in gioco in prima persona per il proprio paese: «Mi piace occuparmi della società e dei cittadini. A volte si parla, ma poi non si fa con i fatti e io ho scelto di impegnarmi nel percorso politico».

In passato ha già ricoperto incarichi pubblici: dal 2001 al 2006 fu consigliere comunale di minoranza per il gruppo “Riformisti per Cislago”, dal 2006 al 2011 svolse all’interno dell’amministrazione Biscella il ruolo di assessore ai Servizi Sociali, compito che le fu confermato dal 2011 al 2016 con l’aggiunta della delega alle Pari Opportunità. Dal 2016 al febbraio 2021 ha poi ricoperto il ruolo di capogruppo all’interno del gruppo di minoranza ViviCislago.

Non da ultimo, dal 2018 al febbraio 2021 è stata consigliere provinciale all’interno della lista “Civici e Democratici”.

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LA LISTA ELETTORALE – «È una lista formata per lo più da liberi cittadini, che non sono legati a schemi di partito, anche se all’interno del nostro progetto abbiamo coinvolto i partiti, con cui siamo riusciti anche a fare un’operazione politica. La nostra quindi non è una lista puramente civica, è un buon mix: ci sono persone che hanno una tessera in tasca, ci sono persone che non fanno parte di partiti, ma che vogliono lavorare per il bene comune. Per lo più sono persone che non hanno avuto esperienze precedenti in amministrazioni comunali, ma nel mondo civico. Sono persone di varia estrazione sociale, di varie professioni, che hanno voglia di mettersi in gioco per la comunità. C’è un buon equilibrio tra uomini e donne e le fasce di età sono un po’ tutte rappresentate, dalla più giovane che ha 25 anni al più anziano che ne ha circa 70».

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CISLAGO 2021, COME DEFINIREBBE IL PAESE OGGI? – «È un paese che ha bisogno di rinascere, perché lo vedo un po’ degradato e abbandonato, dove le persone sono meno unite, meno coese e hanno bisogno di ritrovare una socialità, anche fatta di semplici cose. Credo che Cislago abbia bisogno di ritrovare quella bellezza che dà il senso di appartenenza e di comunità. Bisogna ripartire proprio dalle piccole cose».

COM’È CAMBIATO IN QUESTI CINQUE ANNI? – «Il paese è cambiato nella mancanza di rapporto tra cittadini e di interazione tra l’amministrazione comunale e i cittadini. Di conseguenza sono scaduti alcuni servizi importanti rivolti ad esempio ai giovani e agli anziani. Sì, sono state realizzate determinate opere pubbliche, come le rotatorie o la sostituzione dei serramenti nelle scuole, ma non è stato fatto quel lavoro di avanzamento culturale necessario alla nostra comunità, che è stata abbandonata un po’ a se stessa. Il risultato si vede, perché le persone che hanno voglia di fare e di mettersi a disposizione fanno fatica ad emergere. Serve il sostegno di un’amministrazione forte che faccia funzionare in meglio tutto questo».

UN SOGNO PER CISLAGO DA REALIZZARE – «Gli anziani chiedono la casa di riposo, io non credo che si possa proprio realizzare una casa di riposo ora, perché prima bisognerà fare altre cose ed è necessario far passare il messaggio che l’anziano prima di essere portato in una casa di cura, può essere accudito bene a domicilio, se però chiaramente di contorno ci sono i servizi necessari a supporto della famiglia. Durante l’amministrazione Biscella avevamo creato il Centro Diurno per Anziani, che però è andato a decadere in questi anni; secondo me è importante dare servizi di questo tipo ai cittadini. Stesso discorso per il centro giovani, che deve essere un luogo, oltre alla scuola, all’oratorio e alle altre istituzioni che già ci sono, in cui i ragazzi riescono a trovare le proprie attitudini, deve essere un’opportunità in più che fa crescere i giovani. Quindi un sogno da realizzare è fornire più servizi ai giovani, agli anziani e alle famiglie in generale. Gli asili nido e le scuole dell’infanzia ci sono, ma è un tema che andrebbe un po’ rivisto: andrebbero fatte delle convenzioni nuove con alcune strutture con cui oggi non ci sono convenzioni e il sogno poi sarebbe quello di avere una scuola materna pubblica. La struttura fisica c’è, non c’è il personale perché non dipende dal Comune, ma dal Ministero dell’Istruzione».

PUNTI CHIAVE DEL PROGRAMMA ELETTORALE – «La partecipazione attiva dei cittadini, anche attraverso il Bilancio Partecipato, la consulta giovanile che sarà il centro dove i giovani potranno portare le proprie idee e proposte per poi realizzarle e l’attenzione rivolta alle fasce più deboli. C’è poi la necessità di rivedere lo stato attuale delle costruzioni del paese, quindi evitare una nuova cementificazione, ponendo una forte attenzione al rispetto dell’ambiente».

PRIMA COSA CHE FARÀ DA SINDACO? – «La prima cosa che farò sarà giurare davanti alla Costituzione, perché lì ci sono i nostri principi e valori, che sono quelli in cui si rispecchia la nostra lista».

PRIMI 100 GIORNI, QUALI IMPEGNI? – «Nell’immediato mi piacerebbe convocare, insieme ai nuovi consiglieri, il Consiglio comunale dei ragazzi per far sì che ci sia da subito sinergia tra le nuove generazioni che stanno crescendo e le generazioni attuali che devono gestire la cosa pubblica. Ci sono poi tante tematiche da affrontare: i giovani, gli anziani, la viabilità, la sicurezza, l’ambiente, sono tutti temi che andremo a rivedere per capire qual è lo stato attuale delle cose. In questo periodo c’è stato un commissariamento e in precedenza un’amministrazione: entrambi hanno fatto determinate scelte, quindi dobbiamo capire qual è lo stato dei fatti, fino a che punto si può intervenire per correggere il tiro su alcune questioni e fino a che punto invece non sarà possibile intervenire. Valuteremo se converrà intervenire per cambiare rotta in alcuni casi o invece portare a termine il percorso e rivedere nel futuro le scelte. Vorrò poi instaurare un buon rapporto con tutti i funzionari del Comune. C’è bisogno di un Comune aperto ai cittadini, al dialogo e alle persone: magari non sempre sarà possibile attuare quello che le persone chiedono, però sarà importante ascoltarle e cercare di capire perché chiedono determinate cose».

SINDACI DEL PASSATO A CUI SI ISPIRA? – «Ho fatto tanta esperienza al fianco del sindaco Biscella e se sono pronta a candidarmi è anche grazie a lui. Credo che, nel bene e nel male, lui sia stata una figura importante per me, per poter capire alcuni aspetti importanti che riguardavano la figura del sindaco. Mi piace molto come lavora Sala a Milano, Galimberti a Varese e il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Credo che siano persone che stanno lavorando bene».

QUALI QUALITÀ DOVREBBERO CONTRADDISTINGUERE UN BUON SINDACO – «Capacità di ascolto, di sintesi e concretezza, perché un sindaco non deve illudere le persone».

SAREBBE UN SINDACO A TEMPO PIENO? – «Spero di sì, dovrò valutare sul posto di lavoro alcuni aspetti».

TRA I SUOI AVVERSARI IN CORSA, CE N’È UNO CHE TEME DI PIÙ? – «Lo possono essere un po’ tutti, non sappiamo cosa i cittadini pensino davvero. Sicuramente ci sono persone che possono essere idealmente più vicine al nostro filo di pensiero, anche se chiaramente non uguali anche perché altrimenti non ci saremmo candidati in liste diverse; con altri gruppi invece siamo agli antipodi. Certamente non li vedo come avversari: quando si fa una campagna elettorale ci si propone con delle idee, un programma da portare avanti e con tutta la forza e l’energia disponibile per arrivare all’obiettivo di dare un futuro migliore al paese. Non ci deve però essere aggressività tra una fazione e l’altra, tra un candidato e l’altro, perché fa solo male, sono cose che non fanno bene a nessuno, né a chi le fa né a chi le subisce. Cinque anni fa sono successe cose spiacevoli e spero che questo clima nessuno lo voglia rivivere, perché è una cosa sgradevole che fa perdere il valore di quello che le persone si vogliono proporre di fare. Mi auguro che ci sia una campagna leale e serena. Saranno poi i cittadini a scegliere».

L’APPELLO AL VOTO:

Valentina Rizzo
valentina.rizzo@varesenews.it

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Pubblicato il 27 Settembre 2021
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