Helin Yildiz e il volantino multilingue: comunicare con le comunità immigrate di Varese per coinvolgerle nella vita politica
Un'idea di inclusione che attraverso la lingua tocca le più grandi comunità straniere che vivono nella città giardino
Un’idea innovativa e inclusiva arriva da Helin Yildiz, giovane candidata alle elezioni comunali di Varese (si vota il 3 e 4 ottobre) nelle fila del Partito Democratico: un volantino multilingue, che nasce dalla volontà di coinvolgere maggiormente nella vita politica e sociale della città di Varese le persone con background migratorio.
“Molte di queste persone hanno la cittadinanza italiana ma non si sono mai interessate particolarmente della vita collettiva, tanto da non avere neanche la tessera elettorale, e questo la dice lunga sul processo di integrazione di queste persone nel tessuto sociale della città e in generale in Italia – ha affermato Helin – Sono nata e cresciuta in Italia, ma io stessa provengo da una famiglia di origine curda emigrata qui più di trent’anni fa. La madrelingua è il carattere distintivo dell’identità di una persona. Non importa quante lingue si conoscano o si parlino, una persona penserà sempre nella propria lingua madre”.
L’obiettivo di Helin Yildiz è comunicare con le comunità immigrate più grandi di Varese nella loro lingua, affinché capiscano e percepiscano il messaggio che le preme trasmettere: “usare il nostro diritto di voto ed essere eletti è una parte fondamentale dell’integrazione – racconta – Più dimostriamo di apprezzare i valori delle persone, più queste si sentiranno vicine a noi e parte di una comunità. In questo modo saranno più invogliate ad essere coinvolte nelle attività sociali, culturali, politiche della città. Quello della lingua mi sembrava il mezzo principale per essere più convincente e sollecitare queste persone ad andare a votare L’integrazione dà i suoi frutti ed è più efficiente se avviene su base volontaria, e non se imposta. Andare a votare è un atto di integrazione volontaria, perché vuol dire che vuoi avere voce in capitolo sul futuro della città in cui vivi. Nel volantino ho scritto il messaggio principale nelle lingue delle maggiori comunità che vivono a Varese: spagnolo, arabo, albanese e inglese. Questo mio approccio ha avuto un riscontro molto positivo – conclude – Il legame che ho costruito con queste comunità tramite il mezzo della lingua è stato apprezzato, e spero che l’approccio multilingue venga utilizzato più spesso in futuro da parte di partiti, istituzioni e ONG”.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su Tre Valli, il rispetto dovuto ai corridori e quello che i corridori non hanno avuto
Prick su Tre Valli, il rispetto dovuto ai corridori e quello che i corridori non hanno avuto
PaoloFilterfree su Trasporti in Lombardia, Fontana tuona contro Rfi: "Basta scuse sui disservizi"
Felice su Trasporti in Lombardia, Fontana tuona contro Rfi: "Basta scuse sui disservizi"
lenny54 su Caffè, sostegno e dignità: un giorno nella quotidianità dei senzatetto di Varese
Felice su Giovanissimi spruzzano spray al peperoncino in un negozio del centro di Varese
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.