La club house, il ricordo di Rossi e la vittoria nel test: la gran domenica del Rugby Varese
All'ex giocatore biancorosso (nella foto), scomparso nel 2019, è stata intitolata la tribuna del "Levi" di Giubiano. La prima squadra supera il Recco, team di serie A, nell'amichevole precampionato
Belle emozioni e grandi ricordi hanno travolto il Rugby Varese in occasione del Memorial Sacchetti. Al campo “Aldo Levi” di Giubiano, non solo i biancorossi hanno trionfato nella amichevole contro il Pro Recco Rugby, compagine di Serie A, chiudendo la partita con un entusiasmante 12-10, ma Varese ha anche assistito all’ inaugurazione della nuova club house, completamente rinnovata, e all’intestazione della nuova tribuna coperta a Gianmario Rossi. Lo storico e indimenticabile trequarti varesino, prematuramente scomparso nel 2019, nel cui nome si sono riuniti in tantissimi, soprattutto ex giocatori e amici che hanno giocato con Gianmario per tanti anni. Presenti anche il sindaco Davide Galimberti e l’onorevole Maria Chiara Gadda.
Un momento di profonda commozione ha attraversato i presenti quando Andrea Minidio ha letto alcune parole, scritte da Luca Pisciotta, in ricordo di questo straordinario rugbista, amico, padre, marito e fratello: «Come tante volte ci avevi abituato in campo, con un’accelerazione improvvisa e inarrestabile, spalle larghe, schiena dritta e quel tuo incedere fiero e potente, sei partito e hai lasciato dietro di te un vuoto incolmabile. Ci hai lasciato l’amore per quella maglia rossa che hai indossato tante volte, sempre con lo stesso orgoglio. L’amore per il rugby. L’amore per lo sport in ogni sua forma – conclude – Ancora una volta ci hai trasmesso la tua determinazione a non mollare mai. Fino al fischio finale». Un momento che non lascia spazio per le lacrime, perché pensando a Gianmario e al suo sorriso, si può solo sorridere a nostra volta.
“Un giocatore di Rugby non muore mai, al massimo passa la palla”, così riporta la targa che adesso è sistemata all’ingresso della tribuna, firmata “gli amici del rugby Varese”. Sono stati istanti commoventi quelli in cui in cui i figli di Gianmario, aiutati dal Sindaco Davide Galimberti, hanno svelato la targa: 1981-2019 e poi, proprio lì dietro alla data di morte, tre puntini di sospensione. Perché il ricordo di chi è stato importante e di chi è stato amato, non può fermarsi ad una targa, né può affievolirsi mai.
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