L’associazione Sfanghiamoci condanna le lettere anonime all’amministrazione di Gavirate

L'associazione chiede di mantenere un clima costruttivo e di dialogo per far luce su situazioni che destano preoccupazione tra i cittadini

maltempo gavirate giugno 2020

Il clima di tensione denunciato dal gruppo consigliare di maggioranza Per Gavirate riceve una netta condanna dall’associazione Sfanghiamoci, nata per sollecitare risposte e interventi precisi sulle situazioni idrogeologiche a rischio nel territorio gaviratese.

«A seguito delle recenti minacce in lettere anonime rivolte ad alcuni amministratori del Comune di Gavirate, l’associazione Sfanghiamoci esprime la più ferma condanna e una sincera solidarietà alle persone colpite.
Tali azioni sono chiaramente dannose all’interesse comune e contrarie allo spirito di dialogo costruttivo intorno al quale è nata la nostra associazione.

Con questo spirito esprimiamo apprezzamento per lo sforzo di informazione svolto dall’Amministrazione durante lo scorso consiglio comunale sulle recenti alluvioni e ringraziamo per l’impegno a proseguire su questa strada.

Constatiamo un crescente clima di tensione nella popolazione alluvionata ed ancora una volta in un’ottica costruttiva, ci permettiamo di suggerire all’Amministrazione maggior attenzione all’ascolto di possibili suggerimenti dal basso e alla condivisione.

Seguiremo con attenzione gli aggiornamenti sull’evoluzione dei progetti per la messa in sicurezza del torrente Pozzolo in località Ca’ De Monti. A tale proposito, sarebbe utile sapere quando ci si può aspettare che tali opere vengano realizzate: se a settembre, come recentemente suggerito da alcune testate giornalistiche, o forse più verosimilmente tra diversi mesi.

Nell’ultimo caso, vista l’estrema vulnerabilità dell’area, fino all’esecuzione di tali opere ci auguriamo che per qualsiasi livello di allarme meteo regionale corrisponda un’azione di monitoraggio e presidio come quello effettuato dalla Protezione Civile nello scorso fine settimana. Sottolineiamo che tale presidio, per il quale vanno i nostri vivissimi
ringraziamenti ai volontari, svolge un ruolo essenziale nel tranquillizzare la popolazione.

Chiediamo se e quando verrà sgombrata dai detriti la tubazione tombata, la cui parziale ostruzione nel punto in cui il rio Pozzolo entra nel sottosuolo potrebbe aggravare l’impatto di eventuali forti piogge.
Sarebbe importante rendere disponibile online il piano di emergenza comunale vigente, nonché aggiornarlo alla luce dell’esperienza maturata nelle recenti alluvioni.
Per quanto riguarda la proclamazione dello stato di emergenza, durante il consiglio Comunale si è fatto riferimento a quello decretato dalla Protezione Civile nazionale. Ci risulta che, con il Decreto n. 772 del 31 maggio 2021, anche la Regione Lombardia abbia proclamato lo stato di crisi per eventi naturali di livello regionale nel 2020. Tra questi c’è anche l’evento del 7 giugno 2020 nel Comune di Gavirate.
Su tutto questo, chiediamo conferma all’Amministrazione.

Chiediamo inoltre chiarezza sulla possibilità di rimborso danni ai privati cittadini, sul quale sono circolate voci diverse e contraddittorie. Quali tra le possibili fonti di contributo previsti (Regione, Protezione Civile nazionale, Ministero) prevedono la possibilità di risorse per ripristino danni ad abitazioni private, e per quale tipo di danni? Comuni limitrofi hanno invitato i cittadini alluvionati a compilare il modello di segnalazione dei danni e a consegnarlo al protocollo comunale. Pur non rappresentando in alcun modo garanzia di rimborso, tale modulo ci sembra una modalità di comunicazione chiara e trasparente.

Siamo certi che con la frase pronunciata durante l’ultimo consiglio comunale “Le stesse persone che lamentano danni forse potrebbero essere le stesse che, inconsapevolmente certo, sono proprietari di case o manufatti potenzialmente non regolari e il danno lo provocano con la loro presenza in fregio al torrente” non si volesse scaricare alcuna
responsabilità su proprietari di case verosimilmente costruite con il permesso dalla stessa amministrazione.
La nostra associazione vuole offrire una sponda di dialogo civile e costruttivo. In quanto tale, è alleata con questa Amministrazione nell’isolare qualsiasi forma di violenza. 

A tale proposito, siamo ancora in attesa di una risposta alla nostra richiesta di incontro tra i cittadini direttamente colpiti dall’alluvione e l’Amministrazione, richiesta supportata da 157 firme depositate oltre due settimane fa.
Per informazioni o adesioni all’Associazione: sfanghiamoci@gmail.com»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Settembre 2021
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