Dopo il lockdown tornano i visitatori in provincia di Varese: a dirlo le prime indagini del nuovo corso Uniascom
Nella seconda parte della assemblea di Confcommercio Varese presentate le collaborazioni con due università - Cà Foscari e Liuc -per l'analisi della situazione economica del territorio
Nella seconda parte della assemblea elettiva di Confcommercio Varese sono state presentate due collaborazioni che danno il passo al nuovo corso del neo presidente Rudy Collini: si tratta infatti di collaborazioni con due università – Cà Foscari e Liuc -per l’analisi della situazione economica del territorio.
Di una prima avevamo già anticipato i risultati a fine luglio: il general report sul terziario in provincia di Varese nell’anno della Pandemia, elaborato da Econlab research network per l’osservatorio sul terziario dell’ente bilaterale di commercio e turismo, illustrato da Alessandro Minello, capo ricerca e docente all’università Ca Foscari che ha riproposto e rilanciato la sua collaborazione del palco della sala Napoleonica
Sorpresa: nel 2020 più aziende varesine rispetto al 2019 e il turismo è positivo
La seconda invece è una novità che vede la collaborazione tra Confcommercio e Liuc, sulla base di una banca dati preziosa: quella di Vodafone Analytics, che trae dati economici dal tracciamento delle celle telefoniche.
La ricerca, che è stata elaborata dall’università Carlo Cattaneo – Liuc di Castellanza ed è è stata esposta dal docente Massimiliano Serati, si è focalizzata su 5 città: Varese, Busto Arsizio, gallarate, Saronno e Luino e su quattro tipologie di utenti: residenti nel centro storico, residenti fuori dal centro storico, lavoratori e visitatori, e ha innanzitutto evidenziato come dopo il crollo delle visite del 2020, le presenze giornaliere dei visitatori sia ritornato quasi ai livelli pre-covid, anche per chi proviene dall’estero.
Ma la piattaforma permette di analizzare molti più dati: sul pendolarismo e l’escursionismo, per esempio, o per individuare piazze commerciali, localizzare dove c’è necessità di parcheggi, organizzare gli orari della città, anche incrociando i dati con l’utilizzo della carta di credito.
«Nella vostra assemblea avete giustamente più volte citato la preoccupazione per i “mostri” multinazionali dell’online che fanno una concorrenza spietata ai piccoli – ha spiegato Serati – Loro fanno marketing intelligence proprio su questi dati: se vogliamo controbattere è doveroso anche per noi utilizzarli».
«Anche il mondo del commercio oltre ad essere fisico è sempre più legato ai dati, è inevitabile – ha commentato il neo presidente Collini sull’argomento – Oggi i dati ci fanno anche prendere delle scelte strategiche sia all’interno di un azienda ma, oggi piu che mai, anche all’interno di un tessuto. Era fondamentale per noi dare degli strumenti, anche agli amministratori, per portare il turismo sul territorio, fare scelte urbanistiche e strategiche sia per l’insediamento delle attività commerciali sia per lo sviluppo delle città del futuro».
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