Il ritorno di Gianni Sparacia in Forza Italia, “con i valori liberali”

Nel 2016 aveva tentato la corsa solitaria, oggi invece il noto hair stylist si propone come guida di Forza Italia, sottolineando il carattere di partito moderato e dei valori "tipici della storia gallaratese"

Gallarate

Torna nelle file di Forza Italia, «una forza politica stabilizzatrice e portatrice di quei valori liberali, popolari e di riformismo sociale». Gianni Sparacia è il capolista degli azzurri a Gallarate e sottolinea il carattere centrista di Forza Italia, in una coalizione di centrodestra che (rispetto al primo decennio anni Duemila) ha visto spostarsi il baricentro verso destra, con la Lega salviniana e Fratelli d’Italia.

«L’imminente scadenza elettorale è un passaggio cruciale per la città di Gallarate» dice Sparacia nel suo messaggio agli elettori. «Il periodo pandemico ha certamente destabilizzato e ulteriormente ferito il tessuto sociale già provato dai cambiamenti strutturali innescati dalla decennale crisi finanziaria ed economica conseguente. La nostra città, per più di un secolo, ha svolto un ruolo promotore di laboratorio produttivo, politico, sociale e culturale, per tutto il territorio dell’alto milanese e per la provincia, meritandosi la denominazione di “piccola Atene”. Deve assolutamente ritrovare e rilanciare quell’identità, consolidata e riconosciuta ben oltre i suoi confini, attraverso una necessaria metamorfosi culturale adatta alle nuove sfide tecnologiche».

Se nel 2016 Sparacia ruppe con Forza Italia e si candidò alla guida di una civica alternativa al centrodestra di Andrea Cassani, oggi invece è tornato nelle file azzurre: «Probabilmente in virtù della mia storia personale e politica. Forza Italia, il partito che ho avuto l’onore di promuovere, strutturare e consolidare a Gallarate fin dal 1993; che ha assunto la responsabilità di governo cittadino per un lungo periodo; che credo di aver ben rappresentato come Consigliere Comunale e Assessore e dal quale poi mi sono distanziato per un lungo periodo di riflessione».

«Le vicende giudiziarie che hanno coinvolto esponenti locali di primo piano del partito (l’inchiesta Mensa dei Poveri, ndr), hanno evidenziato una profonda deriva delle motivazioni che portano ad un impegno politico e il conseguente rigetto di quanti invece ancora credono al principio di bene comune.
Ma le recriminazioni non costruiscono pertanto, solo attraverso una profonda analisi e ad una riproposizione dei principi fondanti di una scelta, si può auspicare una nuova fiducia delle persone e dei cittadini».

«A Gallarate serve una larga unione di intenti; di coscienze; di alleanze che guardino al futuro e al bene comune; di capacità e di disponibilità. Forza Italia, fin dall’inizio, nonostante le tante contraddizioni, è stata una forza politica stabilizzatrice e portatrice di quei valori liberali, popolari e di riformismo sociale, tipici della storia gallaratese, che tendono al ragionamento, alla ricerca di punti di equilibrio, fondamentali per affrontare le enormi sfide culturali imposte dal progresso e dalle nuove tecnologie ma che purtroppo si stanno diluendo nell’aspro confronto con un modello più violento, divisivo e estremista della politica contemporanea. E’ un lavoro difficile; spesso una pericolosa traversata del deserto, che si scontra con i tanti bisogni giornalieri spesso inevasi dei cittadini, nella quale serve visione, fermezza e resilienza allo stesso tempo, ma soprattutto esige sempre la responsabilità di tutti».

«Per quello che potrò, per le cose che ho imparato, per quello che voglio restituire, farò la mia parte, dirò la mia idea. Un’idea di città che sia correttezza amministrativa ma soprattutto promozione per una nuova coscienza civica. Il mio impegno si coniugherà in proposte, culturali e promozionali, da offrire alla cittadinanza ma anche attrattive per il territorio circostante, che facciano da volano alle attività economiche e alla qualità dell’offerta e della condivisione, come ho già fatto a Gallarate per anni e che sono sempre state ampiamente apprezzate dai cittadini, senza incidere sui costi amministrativi. Iniziative inserite in un progetto ampio e una rete di relazioni che favorisca un miglioramento della partecipazione e della qualità percepita dai cittadini».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Settembre 2021
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