Caverne che passione, a Varese 11 nuovi appassionati di speleologia

Si è da poco concluso il corso di introduzione alla speleologia, iniziativa svoltasi dal 15 settembre al 20 ottobre scorso e organizzata dal Gruppo Speleologico Prealpino e dal Gruppo Grotte CAI Carnago. Ecco com'è andata

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Si è da poco concluso il corso di introduzione alla speleologia, iniziativa svoltasi dal 15 settembre al 20 ottobre scorso e organizzata dal Gruppo Speleologico Prealpino e dal Gruppo Grotte CAI Carnago.

Al corso di quest’anno, diretto dal’Istruttore Nazionale di Speleologia del CAI Guglielmo Ronaghi, si sono iscritte ben 11 persone, un numero davvero apprezzabile nel mondo della speleologia, che rappresenta un’attività “di nicchia” praticata da poche persone e quindi non così conosciuta e condivisa come altre attività sportive.

Durante il corso di introduzione gli undici partecipanti hanno quindi frequentato un periodo formativo, articolatosi attraverso sei lezioni teoriche serali e cinque esercitazioni pratiche domenicali, queste ultime condotte in palestra di roccia e in grotta. Per tutto il periodo gli allievi sono stati seguiti con particolare attenzione da un pool di istruttori qualificati, ovvero speleologi con alle spalle una certa esperienza.

Le esercitazioni su corda sono iniziate presso la palestra di roccia del G.S. Prealpino ubicata sul monte Useria ad Arcisate, affrontando pareti verticali alte varie decine di metri ma operando con sicurezza e determinazione, doti indispensabili per un corretto utilizzo delle attrezzature per la progressione su corda. Intere giornate appesi sulle corde, procedendo nelle manovre di discesa e risalita costantemente affiancati dagli istruttori hanno così reso autonomi e capaci tutti i partecipanti, fornendo loro la sufficiente padronanza delle tecniche indispensabili per affrontare la discesa in grotta.

Le escursioni sotterranee sono invece avvenute organizzando piccole squadre composte da allievi e accompagnatori, percorrendo alcune grotte del monte Campo dei Fiori con difficoltà tecniche non indifferenti. Alternate alle esercitazioni pratiche si sono tenute anche le lezioni serali. Ogni mercoledì sera presso la sez. CAI di Carnago sono intervenuti docenti qualificati in discipline quali la geologia, il carsismo, la meteorologia e l’idrologia ipogea ed altri argomenti assai importanti nel bagaglio culturale dello speleologo.

Tra le lezioni più significative organizzate per questo corso ricordiamo quella di mercoledì 13 ottobre e curata da alcuni rappresentanti del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Sono difatti intervenuti il Vice Presidente Regionale del CNSAS Lombardo Luca Vitali, accompagnato dal Delegato della IX Delegazione Lombarda Giordano Frassine, dal Delegato XIX Delegazione Lombarda Marco Anemoli e dal Vice Delegato della IX Delegazione Speleologica Umberto Bernasconi; una serata particolarmente interessante, dove sono state raccontate attraverso varie immagini la storia e l’importanza del Soccorso Speleologico.

Terminato il corso, gli undici neo-speleologi, ovvero Francesca Curletto, Maria Laura Santangelo, Lidia Romano, Antea Franceschin, Vincenzo Di Michele, Luca Bono, Riccardo Cagnola, Luca Cirea, Andrea Veronelli, Angelo Terraneo e Fabio Falzone, con una cerimonia tenutasi presso la sede del G.S. Prealpino al Museo di Storia Naturale di Clivio hanno ricevuto l’Attestato di partecipazione rilasciato dalla Scuola Nazionale di speleologia del CAI, e con esso i complimenti degli organizzatori per la bravura e le capacità dimostrate. Questi ragazzi hanno dichiarato di considerare la fine del corso come un punto di partenza e non di arrivo, poiché dopo un mese trascorso insieme sono sorte nuove e sincere amicizie, essenziali per condividere altre avventure e proseguire l’emozionante viaggio nel magico mondo delle grotte.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Ottobre 2021
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